Mettete in conto 450 ore tra lezioni, esercitazioni pratiche, attività di laboratorio, tecniche di degustazione, seminari con operatori specializzati. Aggiungete una serie di stages in aziende o enti italiani, ma anche di Bordeaux e Melbourne: occorre un impegno full-time di cinque mesi per diventare “super-manager” del vino. Il Master Universitario in Management e Marketing delle Imprese Vitivinicole, organizzato dalle Facoltà di Agraria e di Economia dell’Università di Firenze, è arrivato quest’anno alla edizione n.2: un’iniziativa unica in Italia, che mira a formare uno specialista capace di gestire, insieme, produzione vitivinicola e marketing.
Una figura versatile e trasversale, dunque, che risulta carente nel nostro Paese: eppure gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un vero boom del vino di qualità, sia come elemento economico, ma ancora di più come status symbol. I produttori hanno operato ingenti investimenti, mentre i consumatori si sono concentrati sui prodotti che più hanno mantenuto vivo il legame con il territorio ed esaltato la propria unicità. Un’evoluzione che ha accelerato la competizione e reso necessarie figure professionali sempre più qualificate: ecco perché si prevede per il Master un raddoppio dell’enorme successo dell’esordio.
Le prenotazioni sono già numerose: per il 2003, i posti disponibili sono 25, al costo di 2.500 euro ciascuno (ma per gli studenti più meritevoli sono previste da 1 a 3 borse di studio di 2.000 euro). Le lezioni si terranno da gennaio a maggio nell’azienda agricola di Montepaldi (San Casciano Val di Pesa): per iscriversi (info: www.wine.unifi.it) occorre possedere un diploma universitario o una laurea italiana o di un Paese dell’Unione Europea.
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