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E' MORTO GIOVANNI AGNELLI, PROTAGONISTA ASSOLUTO STORIA ITALIANA. WINENEWS LO VUOL RICORDARE ANCHE PER LA SUA GRANDE PASSIONE PER I PRESTIGIOSI VINI ITALIANI E FRANCESI

Con la morte di Giovanni Agnelli scompare uno dei protagonisti della vicenda economica, politica
e sociale italiana degli ultimi cinquant'anni. Una figura autorevole che ha inciso in maniera profonda sia nell'apparato produttivo che nel sistema capitalistico del nostro Paese. Agnelli ha rappresentato un simbolo di un’Italia che si è sviluppata ed è divenuta uno dei Paesi più industrializzati del mondo occidentale. Con l’avvocato Agnelli se ne va anche una bella parte d’Italia: liberale, cosmopolita, sicuramente democratica, indubbiamente tollerante e rispettosa del pensiero altrui.

WineNews vuol ricordare Giovanni Agnelli anche per la sua grande passione e competenza per vini prestigiosi d’Italia e Francia. E’ sua una delle battute più acute, simpatiche e “filosofiche” su cosa consigliare quando la Borsa è fiacca: “Un consiglio ai risparmiatori ? Mio nonno diceva: comprino del vino, mal che vada lo berranno più tardi quando sarà più buono”. Ma oltre questa simpatica battuta, l’Avvocato ha sempre mostrato grande attenzione per il mondo del “wine & food” italiano (dalla nascita a Torino del Salone del Gusto e di quello del Vino allo sviluppo del terroir del Barolo), ma contemporaneamente interesse diretto anche per gli chateaux francesi (con la holding Exor, possedeva anche il famoso Chateaux Margaux).

Giovanni Agnelli ha avuto, con il vino, un approccio competente, come per l’arte e per la cultura. Lo testimonia Bruno Ceretto, che lo ha portato in Langa, a visitare la “Cappella del Barolo”, è commosso, non vuole parlare. Si lascia strappare solo poche frasi: “L’emozione è grande, ci ha aiutati tutti a crescere. Era non solo un industriale, ma soprattutto uno statista, un uomo che ci ha insegnato molto. Quando è venuto a visitare la cappella ci ha fatto un grande onore, parlava di cultura e viticoltura con entusiasmo. Ci mancherà. Tanto”.

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