Il cashmere caldo ed esclusivo e uno dei vini più ricercati della Toscana, il Brunello di Montalcino. Denominatore comune la qualità, ma non solo: cashmere e Brunello hanno anche, per quanto possa sembrare strano, una storia da condividere, quella nata quasi per caso durante una festa benefica organizzata nel `97 parallelamente alla Triennale di Milano. «In quell´occasione - spiega Edy Signoretti Gatti, produttrice di tessuti - si riunirono i maggiori nomi del cashmere e venne servito del Brunello di Montalcino, offerto da alcuni viticoltori presenti all´evento. Nacque allora l´idea di creare una linea di prodotti denominata “I colori del Brunello”, una collezione in cui capi d´abbigliamento e per la casa fossero realizzati in fibre preziose. Ma non solo. In seguito abbiamo pensato di affiancare anche gioielli, cancelleria, i cioccolatini ripieni del formidabile vino toscano e naturalmente anche dei canestrelli che recheranno la stessa denominazione». La presentazione del progetto è avvenuta a Milano, nel negozio del lanificio Cesare Gatti, in via Montenapoleone. Ora Edy Signoretti Gatti e Silvana Biasutti, le due manager che stanno coordinando il business (il cui 5 per cento verrà devoluto all´associazione “Summit della solidarietà”), si stanno dando da fare per presentare tutta la linea “griffata” con il nuovo marchio. Il primo passo per celebrare l´esordio della collezione è stata una sciarpa, alla quale sono stati affiancati plaid e cappelli (in feltro ma rigorosamente di cashmere), cravatte e pantofole per bebè, grembiuloni da cantina, una tovaglia in lino realizzata su un antico disegno, e ancora dei gioielli prodotti artigianalmente con i cristalli di Murano. A questi si aggiunge il cioccolato, ma la collezione potrebbe ampliarsi ancora e stringere ulteriori legami con altre aziende biellesi. Nel futuro de “I colori del Brunello”, che si propone di divulgare anche il marchio del “Summit”, c´è anche un premio, visti i risvolti benefici dell´iniziativa, un riconoscimento che a fine anno verrà assegnato ad un giornalista o ad un pubblicitario che si sia particolarmente distinto nel campo della solidarietà.
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