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PETRA, E' REALTA': L'AZIENDA E PROGETTO DI AVANGUARDIA, IDEATO DALL'ARCHITETTO MARIO BOTTA PER L'IMPRENDITORE VITTORIO MORETTI, SI PRESENTA (CI SARANNO, TRA GLI ALTRI, IL MINISTRO ALEMANNO E IL PATRON DI SLOW FOOD, PETRINI)

Italia
Vittorio Moretti, con Martino De Rosa, ad di Contadi Castaldi, altra azienda del gruppo Terra Moretti

Progettata dall'architetto svizzero Mario Botta su commissione dell'imprenditore Vittorio Moretti (ovvero il signor Bellavista), Petra, l'azienda-progetto d'avanguardia, dall'11 ottobre è realta. Al battesimo, a Suvereto, importanti personaggi, dal ministro delle Politiche Agricole e Forestali Gianni Alemanno al presidente di Slow Food Carlo Petrini (che interverrà a testimonianza ed illustrazione del ruolo svolto dalle “architetture del vino” nella qualificazione e comunicazione dei valori ad esso legati: la vocazionalità territoriale, il terroir, la cultura dell’ospitalità e l’attenzione per la qualità della vita). L’evento vedrà tutti i protagonisti del progetto Petra, con una performance dal vivo di Mario Botta che ridisegnerà le linee ispiratrici di questo progetto, ed i protagonisti storici del successo vitivinicolo della Maremma.

Petra è già stata definita un “progetto coraggioso” in cui ogni scelta formale è stata subordinata al contesto ambientale di riferimento e alle funzioni d’uso del luogo di lavoro. Una realizzazione sorprendente per come ha saputo integrarsi al territorio. Alle radici di questo atteggiamento progettuale, la volontà di espressione dell’architetto che dichiara: “l’unico modo per rispettare l’antico è essere autenticamente moderni”. Coraggiosa anche la committenza che ha voluto un progetto a misura della filosofia produttiva. “L’idea architettonica di Mario Botta” – dichiara Vittorio Moretti – si è rivelata una straordinaria idealizzazione delle esigenze di prodotto e di processo. Direi anzi che l’architettura si è posta al servizio dell’enologia. Volevamo infatti una cantina moderna, funzionale, ma rispettosa delle tradizioni di un territorio unico, la Maremma toscana, ricco di storia e di intatta bellezza paesaggistica. Mario Botta ha dato un volto bello, espressivo e sincero alla razionalità del nostro pensiero produttivo”. Attenzione massima è stata dedicata anche all’impatto sociale ed economico della struttura: “il plastico della cantina – ricorda il sindaco di Suvereto Rossano Pazzagli – è rimasto per 6 mesi nella sala del consiglio comunale per offrire a tutti la possibilità di compiere una scelta ponderata, adeguata all’importanza dell’intervento. Oggi, a distanza di tre anni, sono convinto che la nostra sia stata una scelta ragionata e condivisa: il comune di Suvereto, che ha conseguito proprio quest’anno importanti riconoscimenti a testimonianza del valore storico del suo territorio, si avvia verso un significativo itinerario di sviluppo agricolo-ambientale e turistico al quale sicuramente contribuirà in modo significativo anche questa nuova realtà”.

Nella sua doppia valenza di centro di interesse produttivo e architettonico, Petra ripropone quindi la vocazione degli Chateaux francesi. L’ideale di Vittorio Moretti di una perfetta integrazione con il paesaggio si è tradotto anche a livello vitivinicolo in un poderoso lavoro di mappatura dei 93 ettari vitati condotto dal professor Attilio Scienza dell’Università di Agraria di Milano. A Francesca Moretti, figlia di Vittorio Moretti, il compito di condurre l’azienda al successo: “come per la buona architettura – dichiara la giovane produttrice – anche il buon vino nasce nel territorio e solo nel territorio trova il suo carattere, riconoscile in ogni annata, da quelle migliori a quelle meno interessanti”.

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