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IMPENNATA DEI PREZZI DELLE UVE, E LA PRODUZIONE QUINTUPLICA: DAL 31 GENNAIO, L'AMARONE PROTAGONISTA DI KERMESSE ENOLOGICA A VERONA

Ha conosciuto il successo prima sui mercati esteri l'Amarone, per raggiungere ora la "chiara fama" nell'enologia nazionale. Sul mercato internazionale l'Amarone conosce crescite a doppia cifra da oltre dieci ma il trend positivo delle vendite si sta pienamente consolidando anche in Italia. Basti pensare che il prezzo delle uve destinate alla produzione dell'Amarone è passato, utilizzando ancora il parametro delle vecchie lire, dalle 800 lire/kg del 1993 alle 4.800 lire/kg del 2003. E la stessa produzione ha avuto una decisa impennata passando da 1 milione di bottiglie del 1993 ai quasi 5 milioni del 2002.

"E' evidente - spiegano al Consorzio dei Vini della
Valpolicella - come il successo dell'Amarone si debba ascrivere all'impennata sul versante della qualità registrata negli ultimi dieci anni sia nel rinnovamento in vigneto che dall'impegno in cantina". Secondo il Consorzio "si trascura spesso il rapporto tra caratteristiche del vino e territorio di produzione, pensando che la tecnica dell'appassimento in qualche misura diminuisse l'influenza del terroir e dei diversi microclimi".

Alla luce di queste valutazioni il Consorzio della Valpolicella organizza, dal 31 gennaio al 2 febbraio, nel cuore di Verona, "Divinum Amarone" - ovvero banchi d'assaggio, per operatori e non, nei Saloni del Palazzo della Gran Guardia - per ufficializzare la qualità del millesimo 2000 di prossima commercializzazione, commentare la vendemmia e fare il punto sul conseguimento della denominazione di origine controllata e garantita.

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