“Il Brunello è solo italiano”: parola del commissario europeo per l’agricoltura Franz Fischler. Il commissario, in un’intervista, respinge con forza le critiche di coloro che lo accusano di aver “svenduto” le menzioni tradizionali poste sulle etichette dei grandi vini italiani ed europei. “L’accusa - ha spiegato Fischler - è del tutto infondata. Non si svende nulla, anzi stiamo proteggendo le menzioni tradizionali. Soprattutto lo facciamo in modo da non bloccare le esportazioni di vino italiano che sono significative”. Per chiarirci, ha precisato, “in futuro avere ad esempio un Brunello “made in California” sarà assolutamente impossibile”. Per utilizzare menzioni come Brunello o Amarone, ha detto Fischler, “l’ italiano deve essere la lingua ufficiale del Paese da cui proviene il vino, oppure l’italiano deve essere una lingua esplicitamente prevista nella legislazione del Paese e congiuntamente l’italiano deve essere utilizzato per quelle menzioni da almeno 25 anni”. Ed a queste condizioni, ha aggiunto il commissario, se ne aggiungono altre a difesa del produttore e del consumatore.
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