All’etichetta elegante con bottiglia bordolese di nuova generazione e nome internazionale accattivante si contrappone un'informazione incompleta sull’annata e un contenuto di qualità mediocre nei profumi e nel sapore: lo afferma la Coldiretti in riferimento ai risultati dell’analisi sensoriale sulla prima bottiglia di vino cinese, presente a Verona, richiesta a Gianpiero Cucini, sommelier professionista dell’Enoteca Italiana. La bottiglia di vino rosso Jinwangchao non supera dunque la prova dell’esperto che - sottolinea la Coldiretti - boccia senza appello il primo campione di vino "made in china".
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