Sono arrivate dopo sei anni dall’inizio delle indagini le condanne per i falsi vini Sassicaia e Chianti: il tribunale di Pisa ha assegnato pene da un minimo di 7 mesi ad un massimo di 4 anni a tredici imputati accusati di associazione a delinquere, frode in commercio e falso. La vicenda giudiziaria era scaturita in seguito alla segnalazione di un consumatore “accorto”, responsabile dell’Arci Slow Food del Valdarno, che si era insospettito di una bottiglia di Sassicaia a suo parere non originale. Il produttore avvertito denunciò il fatto, e da lì presero il via le indagini. I giudici hanno anche disposto il risarcimento danni in favore del Consorzio del Chianti, che si è costituito parte civile e ha chiesto 4 milioni di euro per danni morali e d’immagine. In tutto sono stati falsificate 20 mila bottiglie di Sassicaia e 6 milioni e mezzo di Chianti.
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