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TAPPO SUGHERO ADDIO? 75% DI SUGHERETE RISCHIANO ESTINZIONE. RAPPORTO WWF: 95% BOTTIGLIE VINO CON TAPPI SINTETICI NEL 2015

Italia
Sugheri in Sardegna

Il tappo sintetico potrà rispondere a certe esigenze commerciali, come è già successo con i vini da tavola con il tappo a corona o il “brik”, “ma la scomparsa del tappo di sughero di qualità rappresenterebbe un duro colpo all’immagine e alla tradizione dei vini di pregio”. Lo afferma la Coldiretti dopo l’allarme lanciato dal Wwf, sul rischio di estinzione delle sugherete in Italia e nel Mediterraneo.
Secondo la Coldiretti, attualmente il settore vitivinicolo utilizza per la produzione di tappi oltre il 60% del sughero commercializzato nel nostro Paese, dove sono prodotti 80.000 quintali di sughero gentile e 30.000 quintali di sugherone, nelle Regioni Sardegna, Toscana, Sicilia e Lazio. “Occorre garantire - sottolinea la Coldiretti - sostenibilità economica e ambientale alla coltivazione e alla lavorazione del sughero per il contributo determinante che offre alla biodiversità e al successo del vino “made in Italy”, che rappresenta uno dei settori trainanti dell'economia nazionale per fatturato ed immagine internazionale”. “La coltivazione del sughero - conclude la Coldiretti - è concentrata nel bacino del Mediterraneo, Spagna, Portogallo, Francia, Italia, Turchia e Paesi dell'Africa settentrionale ed avviene su una superficie di 2 milioni di ettari che danno una potenzialità produttiva di 20 miliardi di tappi di sughero dei quali il 50% in un solo pezzo (i più pregiati) e l’altro 50% di agglomerati (meno pregiati)”.

L’allarme Coldiretti … A rischio le sugherete del mediterraneo!
Sugherete della Sardegna e del Mediterraneo, a rischio di estinzione. I tappi di sughero stanno scomparendo e con loro gli alberi. Nel 2015 si prevede che il 95% delle bottiglie di vino potrebbero essere sigillate con tappi sintetici e le quantità di sughero raccolte, nella regione del Mediterraneo occidentale, scenderebbero da 300.000 a 19.500 tonnellate. Una crisi, quella dei tappi di sughero, dietro la quale si nasconde anche una minaccia ambientale di vaste dimensioni. Nei prossimi 10 anni potrebbe andare perduto fino al 75% delle querce da sughero in Italia, Portogallo, Spagna, Marocco, Algeria, Francia, Tunisia per una superficie pari a 2,7 milioni di ettari (equivalente di mezza Svizzera).
Questo l’allarme lanciato dal Wwf nel Rapporto internazionale “Stappa con il sughero!”, che verrà presentato nella tavola rotonda sulla gestione sostenibile delle sugherete e certificazione Fsc (Forest Stewardship Council) che si aprirà oggi il 29 maggio in Sardegna, a Tempio Pausania. E proprio in Sardegna, dove si concentra l’80% della produzione italiana di sughero con 120.000 quintali raccolti ogni anno, le previsioni più nere “se non sarà sostenuto il mercato del tappo di sughero”, afferma il Wwf.
”I tappi rappresentano il 70% del valore del mercato mondiale del sughero e l'industria del vino ne acquista 15 miliardi ogni anno - sottolinea Nora Berrahmouni, responsabile Wwf del Programma Cork Oak Landscapes - sostenere questo mercato vuol dire sostenere la quercia da sughero, il cui sfruttamento economico diventa quindi un'azione che favorisce la conservazione della biodiversità". La tendenza, spiega quindi il Wwf, è quella di ricorrere a tappi più economici fatti con materiali sintetici come conseguenza dell'esplosione del mercato del vino a basso costo.
Un danno in termini economici e ambientali che, nell'area del Mediterraneo, riferisce il rapporto del Wwf, si tradurrebbe nella crisi irreversibile di un intero comparto forestale, industriale e artigianale con la perdita di 62.500 posti di lavoro e in una grave minaccia per la conservazione di specie, come la Lince iberica, il Cervo berbero e l'Aquila imperiale iberica (tipiche di questi ambienti) già a rischio di estinzione. La promozione di filiere produttive basate sulla gestione sostenibile delle sugherete "é un obiettivo da perseguire anche per attuare una strategia per la conservazione di biodiversità nell'Ecoregione Mediterraneo che il Wwf sta attuando contemporaneamente in paesi come l’Italia, la Spagna, il Portogallo dove si concentra la presenza delle foreste di sugheri”.
“La Sardegna ha inserito la tutela della sughera e lo sviluppo del comparto sughericolo tra i progetti strategici contenuti nel Piano Forestale Ambientale Regionale - ha detto l'Assessore della Difesa dell' Ambiente, Antonio Dessì - il sughero sarà certificato e registrato, e questo permetterà anche di programmare il settore industriale, che lavora il sughero e di ottenere i finanziamenti comunitari. Dove sarà possibile si pianteranno i nuovi alberi, dove è necessario si miglioreranno i boschi esistenti e si recupereranno le sugherete degradate. L'azione della Regione è quindi molto chiara e va nella direzione di un sostegno e rilancio concreto dell’intero settore”.

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