02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

“SARA’ UNA BUONA VENDEMMIA, ANCHE SE RIDOTTA SUL 2005”: COSI’ I PRODUTTORI ITALIANI A WINENEWS, CHE HA RACCOLTO, REGIONE PER REGIONE, I PARERI DEL GOTHA DELL’ENOLOGIA NAZIONALE

Italia
La vendemmia sarà buona

“Sarà una vendemmia dal buon potenziale qualitativo, anche se la quantità raccolta sarà lievemente minore rispetto a quella del 2005”: così affermano i produttori italiani interpellati in esclusiva da www.winenews.it , uno dei siti più consultati dagli amanti del buon bere.
Winenews ha intervistato oltre 30 fra le aziende vitivinicole più importanti d’Italia: in questi giorni crescono le aspettative sulla vendemmia 2006, che potrebbe essere di grande livello, a patto che le condizioni metereologiche di settembre continuino ad essere stabili. Con un buon margine di certezza, per ora è possibile, fissare almeno due punti: la vendemmia 2006 registra un lieve decremento quantitativo, se pure di pochi punti percentuale, sulla quantità di uve raccolta nella passata stagione. La qualità, invece, almeno per i vitigni precoci, è molto buona, mediamente migliore rispetto a quella della vendemmia 2005, che è stata un po’ la vendemmia delle “speranze deluse”.
Resta, invece, ancora difficile pronunciarsi con sicurezza sui vitigni tardivi. Ad un inverno sostanzialmente generoso su tutto il territorio nazionale in fatto di pioggia, è seguita una primavera fresca che in qualche caso ha un po’ rallentato il germogliamento delle piante. A giugno, e specialmente a luglio, le temperature si sono alzate repentinamente, facendo temere per un’altra vendemmia “tropicale”, come nel 2003. Questa ondata di caldo ha indotto nelle piante un blocco delle funzioni vegetative (specie al sud ma anche in regioni come la Toscana) mitigato da un agosto tendenzialmente fresco, in alcuni casi addirittura freddo (che ha fatto temere per un altro 2002), e da un settembre, almeno per ora, bellissimo. Le condizioni climatiche hanno quindi determinato un andamento altalenante del ciclo vegetativo della vite, che potrebbe aver disturbato la maturazione dei frutti, specie delle varietà tardive, che saranno raccolte qualche giorno dopo rispetto alla passata vendemmia. Le notevoli escursioni termiche notturne - probabilmente superiori a quelle del 2005 - dovrebbero assicurare complessità aromatiche e grande eleganza ai vini.

Commenti sulla vendemmia, regione per regione

Trentino Alto Adige
Secondo Fausto Peratoner, direttore della Cantina La Vis, una delle realtà cooperative più importanti del Trentino, “stiamo affrontando una bella vendemmia. Abbiamo cominciato con le uve per le basi spumante, ottime, e stiamo vendemmiando le uve bianche per i vini fermi. I grandi sbalzi termici hanno favorito una maturazione graduale, che in termini di grado alcolico è superiore a quella del 2005. Resta, evidentemente, sospeso il giudizio per le uve a bacca rossa. I quantitativi dovrebbero essere di un 5-10% in più rispetto alla scorsa raccolta”.
Veneto
Per Orazio Franchi, enologo di Paladin-Bosco del Merlo, “possiamo formulare previsioni positive per la vendemmia 2006. Le uve sono stupende, con grandi gradazioni alcoliche, che mi fanno ricordare il 1997. Abbiamo già vendemmiato le uve bianche, dalle bellissime acidità e dagli aromi intensi. Il quadro complessivo delle uve rosse è molto buono e cominceremo la loro vendemmia tra circa una settimana”. Anche in casa Zonin, 1800 ettari vitati che occupano quasi tutte le migliori zone d’Italia, c’è ottimismo. “Molto bella la garganega - spiega Franco Giacosa, enologo di Zonin - ma è ancora un po’ presto per i giudizi definitivi, è, invece, sicuramente un’annata da recioto, davvero straordinario se il tempo continua ad assisterci. Produzione in media con le altre vendemmie”. Per Gianni Bisol, direttore generale di Bisol “le condizioni climatiche sono ottimali e la qualità delle uve è molto buona, leggermente scesa in quantità nell’ordine di un 3-4% in meno rispetto al 2005. La vendemmia vera e propria comincerà tra poco, ma le grandi escursioni termiche hanno già preparato un prosecco di grande ricchezza aromatica”. “Siamo molto fiduciosi - spiega Alessandro Alì, direttore marketing del gruppo Santa Margherita, che raccoglie marchi quali Kettmeir, Cantine Torresella, Ca' del Bosco, Lamole di Lamole, Fattoria Vistarenni, Feudo Zirtari e Terrelíade - anche se fino a quando le uve non sono tutte in cantina non possiamo dire che sia una buona vendemmia, ma a parte gli scherzi, le uve sono molto belle e autorizzano a prevedere un’annata qualitativamente molto buona”.
Friuli Venezia Giulia
Per Gianni Venica, titolare dell’azienda omonima “per ora le premesse sono molto buone, condizioni climatiche ideali, con caldo di giorno e fresco di notte e uve sanissime. Il caldo e soprattutto la luce di questo splendido settembre potrebbero dare la rifinitura decisiva ad un’annata che potrebbe essere speciale”. “Se continua così dovrebbe essere una grande vendemmia - spiega Elda Felluga dell’azienda Livio Felluga - ma non voglio dire altro, incrociamo le dita. Quantitativi inferiori a quelli delle due passate raccolte”.
Lombardia
“Non ci aspettavamo una vendemmia così bella - commenta Matteo Vezzola, enologo di Bellavista - mi sento di dire che le uve che abbiamo portato in cantina sono tra l’ottimo e l’eccellente, assolutamente sane e molto equilibrate con un leggero decremento quantitativo rispetto al 2005, circa un 5%”.
Piemonte
“Un’annata in cui, per ora, non vedo alcuna negatività - spiega Michele Chiarlo, titolare dell’azienda omonima, uno dei punti di riferimento del Piemonte enoico - abbiamo cominciato a vendemmiare i vitigni precoci a bacca bianca con risultati eccezionali uve di grande equilibrio e quantitativi leggermente cresciuti rispetto al 2005. In questi giorni stiamo raccogliendo il moscato dal quadro aromatico ottimale e la cortese, con i medesimi ottimi risultati. Se continua così, sarà una vendemmia molto bella, anche per il nebbiolo e la barbera”.
Toscana
Per Renzo Cotarella, enologo e direttore generale di Antinori “lo stato sanitario delle uve è molto buono e si prospetta un leggero ritardo per la vendemmia. Se le condizioni metereologiche restano stabili, dovremmo avere un risultato analogo a quello della vendemmia 2005, ma con una qualità tendenzialmente superiore”. Per Stefano Campatelli, direttore del Consorzio del Brunello di Montalcino, “in questo momento le condizioni metereologiche sono molto buone e fanno presagire ad una vendemmia bellissima. L’uva è sana, piuttosto abbondante e si prevede che il sangiovese venga vendemmiato a partire dal 20 di settembre“. "Abbiamo già terminato la vendemmia delle uve a bacca bianca - spiega Rudy Buracchi, enologo di Castello Banfi - con risultati eccezionali. L'attuale andamento climatico è ottimale e, facendo i debiti scongiuri, anche le uve a bacca rossa dovrebbero dare risultati strepitosi". Jacopo Biondi Santi, uno dei nomi di riferimento dell'enologia toscana, si dichiara ottimista: "certo per quanto riguarda il sangiovese le premesse sono ottime, bisogna soltanto aspettare. Credo che sarà una bella vendemmia". Gli fa eco Stefano Cinelli Colombini, titolare della Fattoria dei Barbi “se le condizioni mtereologiche restano stabili c’è il potenziale per ottenere grandi Brunelli”. Sempre da Montalcino, Paolo Bianchini, a capo dell’azienda Ciacci Piccolomini d’Aragona spiega: “per ora l’uva è perfetta, dotata di un buonissimo grado alcolico e di una bella acidità, ma ancora non possiamo fornire giudizi definitivi, non avendo ancora cominciato a raccogliere il sangiovese”. Anche Sandro Chia, noto artista e proprietario del Castello Romitorio di Montalcino, si dichiara ottimista: "facendo i debiti scongiuri, ad oggi, le uve sono bellissime, l'andamento climatico perfetto, ci aspettiamo vini di grande livello". Per Giacomo Neri, patron di Casanova di Neri “incrociando le dita è una vendemmia che può dare grandi risultati. Se resta il sole, avremo davvero una vendemmia molto bella. Prevedo di cominciare a raccogliere il primo sangiovese intorno alla metà di settembre”.
Per Massimo Romeo, presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano “ad ora, possiamo parlare di un’annata “continentale”, cioè non esageratamente calda. La raccolta non comincerà prima degli ultimi giorni di settembre. Attualmente, la qualità delle uve sembra molto interessante, ma è ancora un po’ presto per dare giudizi perentori”. Ottimismo traspare anche dalle parole di Miriam Caporali, direttore generale della Tenuta Valdipiatta: “l’uva è sana, le gradazioni alcoliche buone, in salita specialmente in questa ultima settimana, elementi che fanno pensare ad una vendemmia regolare. Cominceremo a raccogliere il sangiovese il 25 settembre, ad oggi possiamo supporre che sia una annata dalle ottime prospettive”. Anche nel commento di Federico Carletti, titolare dell’azienda Il Poliziano, emerge fiducia e soddisfazione: “per adesso l’uva è bellissima, all’assaggio è saporita, forse ancora non perfettamente equilibrata, ma se continuano queste condizioni metereologiche sarà una vendemmia molto interessante. Partiamo con la raccolta del merlot verso la metà del mese”. Per Guido Sodano, direttore generale della Fattoria del Cerro “si prospetta un’ottima annata, anche se l’andamento dei prossimi giorni di settembre sarà decisivo”.
Anche dal Chianti Classico previsioni molto buone sull’imminente vendemmia. Andrea Cecchi, titolare con il fratello della omonima casa vinicola, si dice “più ottimista del solito, perché la vendemmia 2006 potrebbe davvero essere grande”. Anche Sergio Zingarelli, presidente di Rocca delle Macìe è ottimista: “in questo momento la situazione è splendida, l’uva è bellissima e gode di ottima salute. Abbiamo appena cominciato con i vitigni precoci in maremma e le uve sono veramente molto buone. Se il tempo tiene, potrebbe essere una vendemmia sopra le righe”. “Le cose stanno andando molto bene - spiega Francesco Mazzei, titolare insieme al fratello Filippo del Castello di Fonterutoli - e sono molto ottimista, potrebbe essere una vendemmia molto buona se non ottima. Abbiamo appena cominciato a vendemmiare nel Chianti Classico, dove abbiamo riscontrato un piccolo decremento quantitativo, mentre in Maremma siamo un po’ più avanti, con risultati eccellenti”. Per Lamberto Frescobaldi, responsabile della produzione dell’azienda di famiglia “ le premesse sono ottime, queste giornate soleggiate e fresche sono perfette, per la vendemmia 2006 non si può non essere ottimisti. Le uve appaiono di ottima qualità, e la pioggia d’agosto, ha garantito ai vigneti il giusto apporto idrico”.
Dalla maremma Francesco Bolla, titolare della tenuta Poggio Verrano, è soddisfatto: “abbiamo già cominciato a raccogliere i vitigni precoci con buonissimi risultati, mentre aspettiamo l’ultima decade di settembre per i tardivi. L’uva è fragrante, con buone gradazioni, molto equilibrata, grazie alle notevoli escursioni termiche”.
A Bolgheri, per Leonardo Raspini, direttore della produzione della Tenuta dell’Ornellaia, “è una vendemmia da cui ci aspettiamo molto. Le uve sono sane e molto belle, possiedono grandi concentrazioni aromatiche e polifenoliche e quantitativamente sono circa un 5% in meno rispetto al 2005. Abbiamo cominciato con il merlot e il cabernet franc proveniente dai vigneti giovani, mentre il bel tempo di questi giorni avvicina anche il momento della raccolta dei vitigni tardivi”.
Marche
Per Michele Bernetti, titolare di Umani Ronchi “agosto ci aveva un po’ preoccupato, ma questo settembre così bello ha accelerato la maturazione sia del verdicchio che del rosso conero. Siamo nella media per quantità, ma al di sopra in quanto a qualità delle uve, che grazie alle notevoli escursioni termiche, hanno sviluppato grandi profumi e acidità incisive”.
Umbria
“Dovrebbe essere una buona vendemmia - spiega Marco Caprai, patron dell’azienda omonima che ha fatto conoscere il sagrantino nel mondo - le maturità delle uve si stanno sviluppando bene e mi sento abbastanza ottimista per il risultato finale”. Anche dalle parole di Chiara Lungarotti, alla guida della storica azienda di Torgiano, traspare un certo ottimismo “se il tempo si mantiene in questo modo potrebbe essere una vendemmia straordinaria. Caldo di giorno e fresco di notte sono l’ideale per una maturazione perfetta delle uve, che sono leggermente in ritardo”.
Abruzzo
“Abbiamo già raccolto lo chardonnay e devo dire - spiega Gianni Masciarelli, titolare dell’azienda omonima, una delle più importanti realtà enologiche d’Abruzzo - che è di una qualità straordinaria, di grande equilibrio. Se questo è il buon giorno, sono fiducioso per una vendemmia che complessivamente dovrebbe portare ottimi risultati, ma bisogna aspettare ancora un po’per dare giudizi definitivi, certo le premesse sono ottime”. Per Luciana Biondo, responsabile agronomico di Valle Reale, “al momento possiamo parlare soltanto di vendemmia in prospettiva, visto che i nostri vigneti sono quasi in montagna e non cominceremo a raccogliere il trebbiano se non a fine settembre. Per ora l’andamento complessivo è positivo e siamo ottimisti”.
Campania
Per Piero Mastroberardino titolare dell’omonima azienda di Atripalda “al momento la situazione è buona, con un clima stabilizzato caldo di giorno e fresco di notte. Ma il momento decisivo sarà alla fine di settembre, per ora le uve sono sane e possiedono un buon equilibrio, il che ci fa supporre una vendemmia quanto meno tranquilla”.
Puglia
“Abbiamo cominciato da poco la vendemmia dei bianchi e in questa settimana cominceremo con un po’ di primitivo - spiega Nicola Leone de Castris, patron dell’omonima azienda salentina - e sono certamente ottimista, mi sembra che la vendemmia 2006 sia molto interessante, ma bisogna aspettare la fine di settembre e l’inizio di ottobre per esprimere un parere esaustivo. Le uve sono sane e in possesso di una gradazione alcolica e un corredo aromatico superiore rispetto alle uve del 2005”.
Calabria
“vendemmia nella norma - spiega Gianni Venica, comproprietario insieme a Silvio Caputo di Terre di Balbia, azienda emergente in provincia di Cosenza - che sembra ripetere i buoni risultati del 2005, con un certo incremento qualitativo”.
Sicilia
“Sono molto contento - dichiara Diego Cusumano, titolare insieme al fratello Alberto dell’azienda di Partitico - le uve sono molto sane e abbiamo già raccolto con buonissimi risultati quelle precoci e ci apprestiamo a concludere la raccolta del nero d’avola. Quantità in calo deciso, almeno per noi, di circa un 20% in meno”. Anche da Menfi, regno incontrastato dei Planeta, arriva un certo ottimismo: “abbiamo vendemmiato chardonnay, merlot e fiano, quest’ultimo davvero bellissimo, con ottimi risultati - dichiara Alessio Planeta - questa vendemmia potrebbe essere molto buona se il tempo continua a mantenersi stabile. Potrebbe essere un’annata da varietà autoctono tipo grecanico e nero d’avola, sicuramente è più “mediterranea di quella” del 2005”.
Franco Pallini 

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025