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VINO & AGROALIMENTARE: OLOGRAMMA PRODOTTO DAL POLIGRAFICO DELLO STATO, PER DIFENDERE I PRODOTTI ITALIANI DALLE FALSIFICAZIONI. LO DICE IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE DE CASTRO A VINITALY

"Attraverso un accordo con il poligrafico dello stato presto i prodotti alimentari italiani potranno avere un apposito ologramma come simbolo anticontraffazione. Inizieremo questo progetto con alcuni consorzi e tra breve annunceremo questa importante novità con l\'obiettivo di estenderla a tutti i nostri prodotti": lo ha detto il Ministro delle Politiche Agricole, Paolo De Castro a Vinitaly di Verona.
A proposito di lotta alla contraffazione in campo agro ed enoalimentare, De Castro ha sottolineato come questo è "una delle grandi sfide per l\'Italia. Ci sono infatti tanti paesi che vogliono il prodotto italiano e dato che non sempre siamo capaci di portarcelo ci sono tanti aziende che copiano i marchi e portano a casa un valore aggiunto che è nostro. Bisogna lavorare su due livelli, come istituzioni per tutelare di più i marchi collettivi come i dop e gli igp. Dall\'altra parte, è necessario lavorare di più a livello di impresa impresa con campagne istituzionali forti come quella che ci apprestiamo a iniziare".
Dal ministro anche grande attenzione per il vino definito come un "gioiello della nostra economia, i cui numeri raccontano di un 2006 chiuso con tre miliardi e 200 milioni di euro di export che rappresentano il 20% dell\'export complessivo italiano. Il vino di qualita\' è il nostro grande orgoglio".
Davanti a produttori, giornalisti, operatori del settore il titolare delle Politiche Agricole ha poi ricordato il delicato passaggio dell\'Ocm vino in sede europea. "Proseguiamo - ha detto - su una strada già tracciata e nella quale crediamo profondamente: fare sistema per vincere le sfide dei mercati. Il nostro vino sta dando al made in Italy grandissime soddisfazioni, ma siamo certi che, nel segno dell\'unione tra i protagonisti del mondo agroalimentare, potremo raggiungere ulteriori e magnifici traguardi".
Il ministro ha quindi auspicato una risposta positiva da parte della Commissione Europea sulle proposte di modifica presentate a Bruxelles. "Attendiamo i testi giuridici a settembre, come ci ha promesso il commissario Fischer Boel - ha aggiunto - dove speriamo ci siano le correzioni che noi Paesi produttori abbiamo invitato a realizzare". De Castro si è poi detto "preoccupato" per l\'atteggiamento della Commissione Europea nei riguardi della riduzione dei vitigni.
"L\'Italia e gli altri grandi Paesi produttori sono molto uniti nel tentativo forte di cambiare l\'atteggiamento della Commissione Europea che guarda al vino con un atteggiamento che potremmo definire troppo difensivistico. C\'é bisogno di crescere non di ridurre il potenziale. Non ci piacciono - ha proseguito - le modalità con cui è stata prevista l\'estirpazione di 400 mila ettari. Mi sembra che la preoccupazione della commissione sia quella di ridurre la produzione, la nostra è invece quella di aumentare la capacità competitiva".
De Castro non ha anche escluso completamente l\'ipotesi di giungere a una percentuale modesta di estirpazione. "Queste pratiche - ha spiegato - possono essere utili in alcuni casi per eliminare quelle situazioni produttive di non qualità che anche in Italia esistono. Basti pensare - ha aggiunto il ministro - alla distillazione che in alcune province è divenuta pratica quotidiana e non può essere così. Non siamo pregiudizialmente contro le estirpazioni - ha concluso De Castro - ma vorremmo utilizzarle con più flessibilita\' e con la possibilità di aiutare le imprese a concentrarsi sulle produzioni di qualità".

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