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4.000 CERTIFICATI “EN PRIMEUR” PER IL BANCO DI SICILIA. LE CANTINE SONO BENANTI, DONNAFUGATA, TENUTA SETTE PONTI, VIBERTI FANTINO

Il Banco di Sicilia (gruppo Capitalia)collocherà 4.000 nuovi certificati “en primeur” emessi da quattro prestigiose aziende vitivinicole italiane: le siciliane Benanti e Donnafugata, la toscana Sette Ponti e la piemontese Viberti Fantino.

Privati, enoteche, grossisti e ristoratori potranno acquistare i nuovi certificati rappresentativi di vino pregiato in fase di invecchiamento, in uno dei 554 sportelli della banca. “Per il Banco di Sicilia - ha spiegato a WineNews, l’amministratore delegato di Bds, Beniamino Anselmi - il collocamento di certificati “en primeur”, iniziato nel 2002, è ormai un prodotto consolidato che dimostra la vicinanza della banca con il territorio e, in particolare, con la realtà dei produttori vitivinicoli a cui offre un’ampia gamma di servizi dedicati”.

Benanti (azienda catanese, alle falde dell’Etna, eletta “Cantina dell\'anno” 2006 dalla guida Gambero Rosso/Slow Food) collegherà i suoi mille certificati a due prestigiosi vini rossi Igt di Sicilia, ambedue dell’annata 2004: Il Drappo (3 bottiglie da 0,75) e Majora (3 bottiglie da 0,75). Donnafugata (azienda trapanese con vigneti fra Marsala, Contessa Entellina e Pantelleria), emette mille certificati collegati a due bottiglie magnum del Mille e una notte, un vino rosso Doc Contessa Entellina, Nero d\'Avola 90%, annata 2005. Tenuta Sette Ponti (azienda ubicata tra Arezzo e Firenze, più volte segnalata dall\'autorevole rivista “Wine Spectator”): mille certificati collegati a sei bottiglie da 0,75 di Oreno, annata 2005. Viberti Fantino (nel cuore della Morra, in provincia di Cuneo, la cui produzione negli ultimi anni è stata particolarmente apprezzata nel mercato americano): mille certificati collegati a sei bottiglie da 0,75 del Barolo Riserva 2000, un Docg, nebiolo, prodotto con uve da vigneti coltivati con sistema Guyot a un’altitudine di 300 metri sul livello del mare. Le produzioni devono rispondere a dei criteri. Innanzitutto, devono essere limitate e devono riguardare vini sottoposti a un periodo di invecchiamento minimo di 18 mesi, di cui almeno una parte in barrique, con successivo affinamento in bottiglia. Inoltre, l’elevata qualità deve essere riconosciuta da un panel di esperti.

I certificati “en primeur”, per un valore complessivo di 700.000 euro, acquistabili nei 554 sportelli della banca, danno al possessore il diritto alla consegna a domicilio del quantitativo e del tipo di vino in essi rappresentato, alla data indicata sul certificato stesso (entro la prima decade di dicembre 2007). Il Banco presta garanzia di rimborso del valore nominale del certificato (performance bond) nel caso in cui l’azienda produttrice non dovesse consegnare il vino alla scadenza pattuita. I titoli sono trasferibili mediante girata.

Alma Torretta

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