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CRESCE IL POPOLO DEI “WINE LOVER”: IL 10% DEL FATTURATO DALLE CANTINE-TOP. TRA I 26 E 50 EURO, LA SPESA MEDIA PER UNA BOTTIGLIA DI QUALITA’

Fanno follie per un’etichetta-mito. E sono in tanti, circa 2 milioni. Chi studia da sommelier; e chi mette fondo ai risparmi per garantirsi vini di sempre maggiore qualità. E’ il popolo “wine lover” ed è in continua crescita. A dirlo sono gli stessi proprietari delle più importanti cantine e aziende vitivinicole italiane, come emerge dallo studio realizzato per Vinitaly 2007 da Eta Meta Research attraverso 101 interviste a produttori di grido.

“Negli ultimi anni - dice quasi la metà (45,5%) dei produttori - gli acquisti fatti direttamente dagli enoturisti pesano fino al 10% del fatturato delle cantine coinvolte dall’indagine”.
E se internet per farsi conoscere è sempre più importante, il vero punto nodale sono, e sempre di più, le “cantine”, che diventano dei veri show-room, a volte opere d’arte firmate da architetti di fama internazionale, dove organizzare degustazioni e eventi che risultano “fondamentali”, come “Cantine Aperte”, oltre alle fiere espositive.

Dal sondaggio realizzato da Eta Meta Research, oltre ad un’analisi dei siti di 120 tra le più importanti cantine italiane, emerge che il popolo dei super appassionati di vino “é sempre più preparato ed esigente (66,3%) e che il gran parlare di cultura del vino ha portato ad un aumento della domanda, sia in termini qualitativi (come sottolinea il 28,7%) che in fatto di quantità (63,4%)”.

Ad influire, oltre la maggior preparazione dei consumatori, l”interesse riservato al vino dai media, che rappresentano un fattore “determinante” per la quasi totalità degli intervistati. La parte del leone nell”influenzare le scelte degli enoappassionati la fanno le valutazioni delle guide (61,4%), seguite dal passaparola, sia quando proviene da un amico che attraverso i forum e i newsgroup sul web (46,5%); al terzo posto giornali e televisione, dove i “generalisti” (22,8%) superano gli “specializzati” (19,8%).

La cifra che gli appassionati sono disposti a spendere per una singola bottiglia è aumentata: in media tra i 26 e i 50 euro (24,8%), ma c’é anche chi (20,8%) dice che gli appassionati spesso spendono oltre 250 euro per aggiudicarsi una sola bottiglia. Ad incidere sul fatturato, anche il fatto che a crescere è stato anche il numero di appassionati: secondo il 48,5%, infatti è aumentato il numero di enoturisti disposti a spendere cifre anche elevate.

Se invece il viaggio tra le aziende vitivinicole è virtualmente fatto davanti allo schermo di un computer, il 74% dei produttori - secondo lo studio - propone agli enonauti, insieme al prodotto, un ventaglio di servizi e iniziative, legati al turismo enogastronomico, ma anche alla cultura e alla musica.

“Sempre più diffuso (31%) - risulta, infine, dalla ricerca - il trend della “spettacolarizzazione” della cantina, con strutture progettate da designer e architetti: da Renzo Piano (che il 30 giugno sarà con l’editore vignaiolo Paolo Panerai ad inaugurare la sua prima cantina, realizzata in Maremma, a Gavorrano, a Rocca di Frassinello) a Steven Hall, da Gae Aulenti (che sta realizzando a Bibbona quella di Lodovico Antinori, a pochi passi, dall’Ornellaia, la tenuta che ha creato e fatto conoscere nel mondo) a Mario Botta (che ha creato un’“opera d’arte” per Vittorio Moretti, in quel di Suvereto) e Arnaldo Pomodoro; le grandi firme dell’architettura internazionale hanno firmato cantine, trasformandole in luoghi da visitare e dove “vivere l’esperienza del vino”.

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