02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

UNA NUOVA POLITICA DI SVILUPPO PER IL TERRITORIO DEL CHIANTI CLASSICO: OGGI, A CASTELLO DI VERRAZZANO, POSTE LE BASI PER IL FUTURO DEL TERRITORIO CHIANTIGIANO

“Negli ultimi venti anni il mondo agricolo del Chianti si è completamente rinnovato e ha progressivamente adottato una cultura d’impresa sempre più attenta alla sostenibilità ambientale; ma gli strumenti di governo del territorio subiscono ancora, in molti casi, l’influenza di una cultura dello sviluppo e della crescita inadeguato a portare il Chianti nel terzo millennio”. Così oggi a Castello di Terrazzano nell’incontro stimolato e organizzato dalla Fondazione per la Tutela del Territorio del Chianti Classico Onlus, che dal 1990, anno della sua fondazione, ha il compito di tutelare e valorizzare il patrimonio ambientale e artistico-culturali del Chianti.
“C’è bisogno - ha spiegato il barone Giovanni Ricasoli-Firidolfi - di maggior coraggio progettuale e di una reale politica di area, basata da un lato su una programmazione integrata, dall’altro su obiettivi realmente condivisi dalle istituzioni e dagli attori che operano sul territorio. Ho fiducia che le amministrazioni vogliano cogliere la disponibilità al dialogo ed alla collaborazione degli operatori privati e delle loro organizzazioni, per avviare una nuova stagione che sia più proficua rispetto al passato”.
Un pensiero largamente condiviso anche dal sindaco di Greve in Chianti, Marco Hagge, che ha fatto presente che, in molti casi, le amministrazioni locali non dispongono di reali poteri di controllo del territorio: “gli amministratori operano in un sistema istituzionale - ha dichiarato - in cui il principio della sussidiarietà viene spesso applicato alla rovescia, e nei fatti i comuni si trovano a gestire le patate bollenti generate da decisioni prese a livelli istituzionali più elevati”.
Critiche nella gestione del territorio degli ambientalisti e dagli imprenditori, incentrate sull’insediamento industriale nell’area di Testi nel comune di Greve in Chianti, sulla cava di Montegrossi a Gaiole in Chianti e sul progettato nuovo insediamento della Laika a San Casciano Val di Pesa.
Il presidente della Commissione Territorio e Ambiente, Erasmo d’Angelis non si è sottratto alle sollecitazioni: “il gassificatore di Testi è nato da un errore clamoroso: era un esperimento da laboratorio che andava realizzato in laboratorio e non nel Chianti” ed ha proposto “la costituzione in Chianti del quarto Parco Regionale, uno strumento che consentirebbe di coniugare le attività economiche con una efficace tutela paesistica”. La proposta è stata ben accolta dal presidente della Fondazione per la Tutela del Territorio del Chianti Classico Onlus, Giovanni Ricasoli-Firidolfi, e sarà messa al centro di una nuova iniziativa comune.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli