IL VINO STA ALL’ARTE COME L’ETICHETTA STA AL QUADRO: QUESTA LA FILOSOFIA CHE SI CELA DIETRO LA NUOVA ETICHETTA CREATA DA TATSUNORI KANO, CELEBRATO ARTISTA NIPPONICO, PER IL PIGNOLETTO 2006 DI VIGNETO SAN VITO

Si rinnova il binomio arte/vino e questa volta l’artista ha gli occhi a mandorla: la nuova etichetta del Pignoletto Superiore, di Vigneto San Vito a Monteveglio (Bologna) azienda dei colli bolognesi, sfoggerà l’opera esclusiva dell’artista giapponese Kanu Tatsunori. L’etichetta sarà di scena il 10 novembre, a Bologna, per la mostra personale dell’artista “La forma dell’anima”, ospitata nello spazio della Galleria d’Accursio.

Un’etichetta, un’opera d’arte inedita per evocare, già prima del momento della degustazione, i profumi e le sensazioni sprigionate dal vino e per ricordare poi, anche a distanza di tempo, quel momento di puro piacere.

La scelta di Federico Orsi, proprietario della Vigneto San Vito, è caduta su Kano Tatsunori, giapponese di nascita ma bolognese di adozione, per la sua capacità di far danzare armoniosamente e criticamente le poetiche, le estetiche e le prassi di Oriente e Occidente. Artista della contaminazione, Kano si definisce saldamente ancorato alle radici orientali ma perennemente ispirato dalla cultura occidentale e in primo luogo dal cosmo enoico: “da venticinque anni a questa parte il mondo del vino ha assunto una particolare importanza, nelle mie creazioni e nella mia vita personale - afferma l’artista - nel 1987 il Museo del Vino di Forgiano ha ospitato una mia importante personale, “Il Giardino di Dioniso”. Allo stesso tempo, proprio persone legate al mondo dell’enologia sono entrate a far parte della mia esistenza e hanno acquisito un particolare rilievo, come amici e maestri”.

Il Pignoletto, definito il “re dei Colli Bolognesi”, è un vitigno autoctono a bacca bianca e rappresenta, nella sua versione “superiore”, il vino simbolo della tenuta Vigneto San Vito che ha deciso di rendere ancora più unica la vendemmia 2006 con la tiratura limitata delle etichette d’autore.