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IL VECCHIO TOCAI RINASCE UNO E TRINO: QUELLO DEL FRIULI SARA’ “TOCAI FRIULANO” IN ITALIA E “FRIULANO” ALL’ESTERO; QUELLO VENETO SI CHIAMERA’ TAI

Non finisce di stupire la vicenda sul nome del Tocai italiano. Le due regioni di produzione, Veneto e Friuli Venezia Giulia, si sono mosse in maniera diversa per risolvere il problema. Quello prodotto nella ex repubblica marinara si chiamerà Tai, dopo che il Comitato Nazionale per la classificazione delle varietà di vite ha approvato all’unanimità l’uso della nuova denominazione.

Una soluzione che soddisfa anche il Ministro per le Politiche Agricole, Paolo De Castro: “la decisione raggiunta - ha detto - offre una risposta concreta ai produttori garantendo loro le certezze che aspettavano”.

Più complicata la situazione in Friuli: sfruttando un articolo di diritto internazionale “Trip’s”, che attribuisce agli Stati firmatari la facoltà di riconoscere le omonimie tra vini nazionali e denominazioni geografiche di altri Stati, successivo e prevalente rispetto all’accordo sui vini stipulato tra la Comunità europea e l’Ungheria nel 1993 (quello che di fatto ha impedito all’Italia l’uso del nome Tocai), la regione Friuli Venezia Giulia ha optato per il mantenimento della dicitura “Tocai Friulano”, che potrà essere utilizzata entro i confini nazionali in alternativa al nome “Friulano”. All’estero invece, il vino sarà commercializzato con il solo nome di “Friulano”.

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