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E’ IL DOLCE E POCO CONOSCIUTO ALEATICO D’ELBA IL VITIGNO PIU’ AMATO: LO HANNO DECRETATO GLI ENO-APPASSIONATI DI “GO WINE”

E’ dolce, aromatico e mediterraneo: l’Aleatico d’Elba è il vitigno più amato dagli eno-appassionati. Lo hanno decretato gli oltre duemila enoappassionati della “grande enoteca dei vini autoctoni italiani”, organizzata da Go Wine, nel Salone del Vino di Torino (dal 26 al 29 ottobre). Dopo l’Aleatico d’Elba, in cima alle preferenze degli amatori, i Moscati, seguiti a ruota da tre grandi varietà a bacca rossa: il robusto Carignano, il tannico Pignolo e la floreale Lacrima di Morro d’Alba. Gli autoctoni protagonisti del grande appuntamento erano tantissimi e meritevoli di grande interesse: 218 vini di ogni angolo vitato del Paese e frutto di oltre 120 vitigni autoctoni, alcuni dei quali molto rari.

A molti enoappassionati è piaciuto il carattere minerale e speziato dei Nerelli siciliani (il colorato Cappuccio e il rugoso Mascalese), la finezza del Nero di Troia e tante altre novità; tra i bianchi, grandi consensi per il minerale Timorasso, per l’elettrica Passerina, per le sfumature “agrumose” dell’Erbaluce, per l’ampia profondità espressiva della Mannella; ma anche la floreale Vitovska, la “gessosa” Nas-cetta, e tutte le piccole varietà campane della costiera amalfitana, si sono staccate da un gruppo che, comunque, nascondeva tante, piccole perle che non vanno assolutamente dimenticate.

In pochi erano a conoscenza di quanto fosse immenso il patrimonio viticolo italiano: il 60% degli enoappassionati non conosceva che la metà delle varietà proposte e più del 15% ne ignorava buona parte.

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