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“LA CAMPIONARIA DELLE QUALITA’ ITALIANE” METTE IN SCENA LE CITTA’ DEL VINO: “NONOSTANTE I RISULTATI GIA’ RAGGIUNTI, L’ENOTURISMO IN ITALIA HA GRANDE POTENZIALE ANCORA DA SVILUPPARE: URGE SVOLTA AL SETTORE”. LO DICE IL PRESIDENTE VALENTINO VALENTINI

Oltre 2,5 miliardi di euro di giro d’affari l’anno, 4 milioni di enoturisti, un ritmo di crescita del 6% l’anno, un grande potenziale ancora da sviluppare. Sono i numeri del fenomeno enoturistico in Italia, Paese che con oltre 130 Strade del Vino potrebbe intercettare nuovi flussi internazionali di viaggiatori, interessati alla cultura delle comunità locali, ai prodotti tipici, ai corsi di cucina, al vino di qualità, alle attività di svago tra cantine, vigneti e borghi storici. Eppure, nonostante i numeri, il Paese sembra sottovalutare la portata innovativa del fenomeno enoturistico. Tutto questo mentre altri investono con decisione sul settore, ad esempio la Spagna, che da un anno sta portando avanti un programma di finanziamenti e promozione delle Strade del Vino locali, oppure gli Stati Uniti, che, forti di oltre 20 milioni di enoturisti l’anno, principalmente in California, attraverso un’efficiente rete di programmi rurali, supportano le migliori iniziative dei privati. E’ questo il tema che sarà affrontato dalle Città del Vino a “La Campionaria delle qualità italiane” di Milano.
“Alla Campionaria di Milano vogliamo rappresentare - spiega Valentino Valentini, presidente delle Città del Vino - con esempi concreti gli effetti delle buone pratiche enoturistiche e delle politiche di qualità ambientale sulla competitività dei territori. L’enoturismo è un aspetto importante e determinante dell’economia del vino e dei territori a forte vocazione enogastronomica. Gli oltre 550 Comuni a noi associati hanno lavorato molto in questi anni sugli obiettivi di qualità ambientale, dell’accoglienza e di prodotto. Lo dimostrano i numeri: nelle Città del Vino dal 1987 ad oggi, anno di nascita dell’Associazione, il numero delle enoteche è aumentato del 60%, quello dei ristoranti del 101%. Gli agriturismi presenti nei nostri Comuni, che sono il 6,7% dei Comuni italiani, sono il 22% degli agriturismi presenti nel Paese. In Italia il tasso di utilizzo delle case sparse e rurali è dell’1%, mentre nelle Città del Vino è del 35%, segno che nei nostri territori si viene e si vive volentieri. Nonostante questi risultati il fenomeno enoturistico ha un grande potenziale ancora da sviluppare ed è quindi necessario dare una svolta al settore e rilanciare le Strade del Vino con politiche e strategie di rafforzamento indispensabili per l’intera filiera del territorio”.

Antonio Boco

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