02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IL FUTURO DEL MONDO DEL VINO? POTREBBE ESSERE LA BORSA! IN ITALIA SE NE PARLA DA MOLTO TEMPO, IN FRANCIA L’HANNO FATTO DA POCO

Quotare il vino in borsa? L’idea non è nuova. In Italia se ne parla da tempo con toni più o meno seri, ma le conclusioni sono sempre le stesse: i tempi della viticoltura, tempi della natura, sono molto lenti, ciclici, e mal si conciliano con i ritmi frenetici di Wall Street. Qualcuno, però, aldilà delle Alpi sembra aver aggirato la questione e, a guardare i risultati, forse non ha tutti i torti. E’ stata, infatti, quotata nella Borsa parigina Euronext, l’azienda Chamarré (www.chamarre.com), con una quota del 42% del capitale e, nella prima settimana, il titolo ha guadagnato il 33% passando da 3 a 4 euro ad azione.
Sembrerebbe crollare il postulato sulla diversità fisiologiche dei tempi tecnici di mondo del vino e mondo della borsa che abbiamo testé esposto, ma non è propriamente così: l’azienda francese in questione, infatti, ha una struttura anomala, non possiede vigneti e di conseguenza non produce vino, lo commercializza semplicemente.
Chamarré, azienda nata due anni fa da un gruppo di grandi cooperative vitivinicole francesi (Val d’Orbieu, Producta, Alliance Loire), si propone esclusivamente come società specializzata nella “progettazione e commercializzazione di una marca ombrello di vini francesi sui mercati esteri”.
Quindi, il futuro dell’economia vitivinicola sarà nella separazione della parte produttiva da quella commerciale con fase finale nella quotazione in borsa dei titoli? Ancora è presto per dirlo, anche se ciò che sembra sicuro è la sempre più crescente importanza dei mercati esteri per il settore enologico “made in Italy” e, di conseguenza, la necessità di reperire fondi da investire nel marketing, fondi, che potrebbero provenire dai titoli quotati a “Piazza Affari”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli