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NOTTE DI CAPODANNO, SCATTA IL “COPRIFUOCO ALCOLICO”: LA LEGGE CHE VIETA LA SOMMINISTRAZIONE DI ALCOLICI NEI LOCALI PUBBLICI VALE ANCHE PER LE FESTE COMANDATE. BORNIGIA (PIPER): “DOPO LE 2 POTETE BRINDARE SOLO CON COCA-COLA, MA NELLE FESTE PRIVATE …”

Italia
Attenzione ai brindisi anche per Capodanno

Allo scoccare della mezzanotte di Capodanno sbrigatevi a fare i brindisi di rito con amici e parenti, perché avete solo due ore di tempo: dopo di che, se siete ad un veglione o in discoteca, nessuno vi venderà più un goccio di spumante o di champagne. Lo evidenzia il sito www.winenews.it, uno dei più cliccati dagli appassionati del buon bere: per tutti gli italiani che decidono di festeggiare l’ultimo dell’anno in un locale pubblico scatta alle due in punto il “coprifuoco alcolico”, e i calici si potranno riempire solo con aranciata e coca-cola. Così prescrive l’articolo 6 della legge sulla sicurezza stradale (la n. 160/2007 del 2 ottobre scorso, conversione del decreto 117/2007), che recita: “Tutti i titolari e i gestori di locali ove si svolgono, con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario, spettacoli o altre forme di intrattenimento, congiuntamente all’attività di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche, devono interrompere la somministrazione di bevande alcoliche dopo le ore 2 della notte”. Una regola che vale evidentemente per tutti i giorni dell’anno, comprese le feste comandate: scordiamoci, quindi, oltre a Capodanno, di fare “cin cin” a Natale o a Carnevale, dopo il fatidico orario.
Ferma restando l’importanza di garantire sicurezza sulle strade e di contrastare fenomeni di abuso nel consumo di alcolici, sono molti i pareri dissonanti su questo approccio legislativo di stampo “proibizionista”. Giancarlo Bornigia, proprietario del Piper e del Gilda, due delle più famose discoteche di Roma, frequentate anche da numerosi vip, è un testimone “storico” del mondo dei locali da ballo, in cui ha iniziato a lavorare fin dagli anni Sessanta: “Questa legge favorisce gli abusivi - afferma Bornigia - il divieto di vendere alcolici interessa infatti solo i locali e le discoteche che hanno le licenze, mentre alle feste abusive si continuerà a bere come prima. Per non parlare di bar, ambulanti e supermarket che possono vendere alcolici a tutte le ore. Di questo passo saremo costretti a chiudere ed a licenziare tutto il personale”.
Ottavio Cagiano, direttore di Federvini, spiega: “Questa legge, nata sull’onda di particolari emozioni dovute a tragici fatti di cronaca, non è stata forse ponderata con sufficiente attenzione: la conseguenza è che ci si trova di fronte a giornate particolari, come il Capodanno, in cui è quantomeno strano pensare di interrompere drasticamente i brindisi ad un’ora prestabilita: ipotizzo che le persone siano indotte ad ordinare prima delle due nuove consumazioni per timore di restare con il bicchiere vuoto; dall’altro lato, c’è una situazione permanente lungo tutto l’arco dell’anno in cui i ragazzi che vanno in discoteca si attrezzano lasciando in macchina o fuori dal locale le bottiglie di alcolici; per non parlare di fenomeni di somministrazione di bevande alcoliche da parte di ambulanti, molto difficili da controllare”.
Attenzione naturalmente anche a mettersi al volante dopo il cenone: in base alla medesima legge per chi guida in stato di ebbrezza sono previste multe salatissime, e nei casi più gravi l’arresto. Basta superare la soglia di 0,5 grammi di alcol per litro di sangue per rischiare un’ammenda da 500 a 2.000 euro. La legge impone anche di “esporre all’entrata, all’interno e all’uscita dei locali” le tabelle con “le quantità, espresse in centimetri cubici, delle bevande alcoliche più comuni che determinano il superamento del tasso alcolemico per la guida in stato di ebbrezza”, pena la chiusura del locale da 7 a 30 giorni. Perciò molti gestori di ristoranti, discoteche, pub hanno ordinato etilometri da piazzare nel proprio locale.

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