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DAI GRANDI ROSSI A BOLLICINE D’AUTORE, ECCO LA WISH LIST DI NATALE DEGLI ENO-APPASSIONATI ITALIANI: I CONSIGLI PER IL REGALO GIUSTO SECONDO WINENEWS ... E QUALI VINI SOTTO L’ALBERO DI DUE DELLE PIU’ PRESTIGIOSE ENOTECHE DI ROMA, TRIMANI E COSTANTINI

Italia
Vini italiani in enoteca

Acquistare il giusto regalo di Natale è spesso difficile, ma se il destinatario è un appassionato di wine & food non c’è che l’imbarazzo della scelta: sotto l’albero degli eno-appassionati possono trovare posto grandi etichette, piccole produzioni da vitigni autoctoni, bollicine d’autore, oggettistica enologica. Ecco dunque tutti i consigli per il dono perfetto secondo www.winenews.it, uno dei siti più cliccati dagli appassionati del buon bere. In occasione delle festività, abbiamo privilegiato le griffe più famose e blasonate: in fondo, se le grandi etichette non si bevono adesso, quando?

Cheers! Le bollicine must per le feste
Nella wish list del Natale il posto d’onore spetta senz’altro alle bollicine. Un tempo destinate ad essere stappate solo per celebrare una festa o una ricorrenza, sono state ormai “sdoganate” dagli eno-appassionati, che sempre più amano pasteggiare a champagne e affini, ma non c’è dubbio che Natale e Capodanno rappresentano il loro momento d’oro. Tra i brand dell’eccellenza degli spumanti italiani spicca senz’altro Bellavista, fascinosa cantina della Franciacorta: il suo top è la raffinatissima Riserva Moretti 2001. Novità per Ca’ del Bosco, prestigiosa griffe franciacortina: la Cuveè Prestige racchiude solo le migliori selezioni di uve dell’azienda, e si presenta con una elegantissima bottiglia trasparente.
Tra gli champagne, simbolo della festa per antonomasia, consigliamo Brut Rosè Selosse, forse uno dei migliori rosè della regione della Champagne. Per chi si vuol concedere uno sfizio più costoso, o vuol far colpo sul destinatario del regalo, Krug 1996, arrivato al n. 10 nella ambitissima classifica stilata annualmente dalla rivista Usa Wine Spectator. Per un regalo originale e curioso, magari per una signora, c’è l’originalissima limited edition di Champagne Rosè-Sauvage Piper-Heidsieck disegnata da Vicktor & Rolf, irriverente duo di stilisti olandesi: sfidando ogni legge di gravità, hanno realizzato una bottiglia “sottosopra”, accompagnata da un bellissimo cestello e flûte, sempre e rigorosamente in versione upside down. Vestito delle feste per Moët & Chandon, che si presenta con una scintillante bottiglia tempestata di cristalli Swarovsky color oro.

Bianco… Natale
Vini bianchi anche sotto le feste, con i menu di pesce, ma non solo. Ci sono bottiglie che vanno bene per tutte le occasioni, come il Cometa 2006, Fiano al 100% firmato Planeta, una delle cantine di riferimento della nouvelle vague siciliana. Sempre siciliano il Jalè 2006 Cusumano, uno Chardonnay elegante e profumato. E’ griffato Feudi di San Gregorio il Greco di Tufo Cutizzi 2006, potente espressione del territorio campano. La Vis, una delle più importanti cooperative trentine, propone il sempre valido Ritratto Bianco 2006, dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. Grandissimi profumi per il Sauvignon Ronco delle Mele 2006 Venica, cantina che da sempre impegnata nel raggiungimento dell’eccellenza.

Rossi, i grandi classici
Passiamo ai rossi d’autore: sotto l’albero dell’amante del buon bere non può mancare naturalmente un grande Brunello. Per chi ama lo stile classico la scelta obbligata è senz’altro il Brunello di Montalcino Riserva 2001 Biondi Santi, blasonata cantina che ha “inventato” il Brunello alla fine dell’Ottocento. Non è un regalo alla portata di tutti, ma una storica bottiglia di Biondi Santi, “annata del secolo” 1955, è in vendita in questi giorni alla Costantini di Roma, famosa enoteca romana (come è spiegato nel servizio su www.winenews.tv): per un brindisi davvero al top. Plauso della critica internazionale per il Brunello di Montalcino Vigna di Pian Rosso Riserva 2001 Ciacci Piccolomini d’Aragona, ed ottimo rapporto qualità/prezzo per il Brunello di Montalcino 2002 Castello Banfi, la più importante azienda di Montalcino. Passando in Piemonte, farete senz’altro felice qualunque eno-appassionato se gli regalerete una bottiglia di Barbaresco Gaja 2004, una delle migliori annate di sempre per il vino-simbolo del grande vignaiolo piemontese. Un Barolo leggendario è il Monfortino Riserva 2000 Conterno, uno dei più grandi vini italiani. Altro straordinario artefice del territorio delle Langhe è Bruno Giacosa, con il suo Barolo Le Rocche del Falletto Riserva 2001.
Insuperabile il San Leonardo 2003 Tenuta San Leonardo, grande espressione del Trentino ormai entrato nel gotha dell’enologia nazionale. Chi predilige l’Amarone va sul sicuro con l’Amarone della Valpolicella Vigneto di Monte Lodoletta 2002 Romano Dal Forno; lo stesso dicasi per il Vaio Armaron 2003 Serego Alighieri Masi, una delle più note aziende della regione. L’etichetta di riferimento della più alta enologia toscana? Il Sassicaia 2004 della Tenuta San Guido, un’ottima annata per il capostipite dei super Tuscan. Chi ama il Chianti può scegliere senza indugi il Chianti Classico Castello di Fonterutoli 2004, prodotto nella storica tenuta della famiglia Mazzei, o il Chianti Classico Castello di Ama 2004. Il Sagrantino, antico vitigno umbro, è salito alla ribalta dell’enologia internazionale anche e soprattutto grazie all’azienda Arnaldo Caprai: la sua etichetta di punta è lo straordinario Sagrantino di Montefalco 25 anni. Il nome di riferimento quando si parla di Taurasi, grande rosso del Sud, è la storica azienda Mastroberardino, con il suo Taurasi Radici Riserva 2001, campione di potenza ed eleganza.

Chiudere con stile… passiti & distillati
Ma il vino non è il solo oggetto del desiderio degli eno-appassionati: nella wish list natalizia ci sono anche i passiti ed i grandi distillati. Cominciamo da un classico, l’Acininobili 2003 di Maculan, dalla grande complessità e ricchezza. Prezioso, preziosissimo, il Vin Santo Occhio di Pernice 1995 Avignonesi, una vera apoteosi di profumi, dalla lunghissima persistenza. Il Maximo 2004 Umani Ronchi, una delle aziende di punta dell’enologia marchigiana, è un grandioso botritizzato, ottimo con formaggi stagionati ma anche come vino da meditazione. Esplosione di Sicilia nel Passito di Pantelleria Ben Rye 2006 Donnafugata, uno dei più famosi vini dolci made in Italy. Parlando di distillati, ottima l’acquavite d’uva Prime Uve Bonaventura Maschio, che nasce dalla distillazione di pregiate varietà bianche quali Prosecco e Riesling. Chi predilige la Francia può scegliere Grand Armagnac Janneau, la più antica delle grandi case di Armagnac, che proprio per le festività lancia le sue nuove e prestigiose bottiglie, l’XO Royal e la gamma dei suoi rari Millesimati (distribuiti in esclusiva per l’Italia dalla Fratelli Rinaldi Importatori di Bologna).

Non solo vino sotto l’albero
Innumerevoli gli oggetti, più o meno preziosi, che si possono regalare ad un eno-appassionato: a partire dal semplice cavatappi, rigorosamente di design: particolarmente originali quelli a marchio The original fish, a forma di simpatico pesciolino, distribuiti in Italia dal sito www.ugenio.it. Più professionali i cavatappi di Screwpull, il cui modello più famoso, il Lever, è stato continuamente perfezionato nel corso degli ultimi 25 anni. Le versioni più recenti sono il Trigger (che si può impugnare con una mano sola), e il Roll Lever, appositamente indicato per i tappi in silicone. Grande la scelta anche tra i bicchieri da degustazione: a partire da una griffe evergreen come Riedel, cristalleria austriaca con alle spalle 250 anni di storia. Tra le ultime novità la linea Vitis, una gamma di calici dalle linee spigolose e moderne. Oppure il bicchiere “Pink Vinum”, espressamente destinato alla degustazione dei vini rosati. Interessante l’ultima linea lanciata sul mercato dalla vetreria tedesca Nachtmann, “Dancing with Samba”, composta da calici e bicchieri di varie forme impreziositi da bellissimi rilievi, che non ostacolano però il giudizio visivo sul vino.
Sempre azzeccato regalare un decanter, come l’ultimo firmato dal marchio tedesco Spiegelau (importati in Italia da Caraiba di Alessandro Guidi), una via di mezzo tra un grande bicchiere ed un tradizionale decanter: ha una capienza di circa 750 ml, ed è particolarmente maneggevole. Un vero e proprio oggetto d’arte è il decanter “Alchemy”, disegnato dal giapponese Nobozo Michi e prodotto da Italesse. Ma la vera novità a livello mondiale è il primo decanter in cristallo in cui il vino può essere conservato sottovuoto: si chiama V-1 Vacuum Decanter, ed è corredato di un particolare tappo e di una pompa che sottrae aria. Lo produce l’azienda americana Metrokane (www.metrokane.com). Per chi può permettersi un dono più impegnativo il must è la cantinetta climatizzata per conservare le bottiglie in condizioni ottimali: è firmata Gaggenau “Freddo cantina”, con porte in cristallo e piani inclinabili. Una soluzione personalizzata è offerta dalla azienda Ellemme, che per le sue cantinette utilizza esclusivamente legno massello, con la possibilità di scegliere colori e finiture. Per coloro che invece stanno progettando di comprare la cucina nuova, sappiate che Ernestomeda propone “Barrique”, che si ispira al mondo del vino: colori caldi, materiali legati alla degustazione - dai vetri alle essenze di legni pregiati - e addirittura una grande boiserie di noce con pioli portabottiglie.
Dobbiamo invece ancora aspettare l’edizione italiana per i giochi da tavolo dedicati al vino che stanno spopolando tra gli appassionati americani: si chiamano Winerd (www.winerdgame.com) e Wineparty (www.smartsco.com), e non c’è dubbio che saranno loro i protagonisti delle lunghe serate tra amici e parenti del Natale 2007 al di là dell’oceano.

Eleonora Ciolfi

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