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ADDIO “BANCO D'ASSAGGIO DI TORGIANO”. LA PIONERISTICA MANIFESTAZIONE UMBRA, INVENTATA DA GIORGIO LUNGAROTTI, PER LA PROMOZIONE DEL MEGLIO DELL’ENOLOGIA ITALIANA HA CESSATO DI ESISTERE

Siamo appena entrati nel 2008 ma dobbiamo tornare un attimo alla fine del 2007, e precisamente al novembre, mese nel quale puntualmente era di scena il Banco d’Assaggio dei Vini d’Italia di Torgiano. Era di scena, appunto, dato che, dopo 26 anni di onorato servizio, sembra proprio essere giunto il tempo della sua chiusura definitiva. Una defezione passata un po’ sotto silenzio, ma che non mancherà certo di alimentare un po’ di nostalgia nel pubblico degli enoappassionati e degli addetti ai lavori.

Manca ancora una comunicazione ufficiale, ma sembra che anche l’associazione, a suo tempo costituita per gestire l’evento, sia stata sciolta. Potrebbe essere possibile una sua rinascita sotto una veste nuova, ma Regione Umbria e Comune di Forgiano non hanno ancora deciso nulla in merito.

Nato dall’intuizione di Giorgio Lungarotti, il Banco d’Assaggio di Torgiano, concorso enologico riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, è stato in assoluto una delle prime manifestazioni per la promozione del vino che ha giocato il suo successo sulla cultura, l’identità e il territorio.
Oltre 1.200 aziende vitivinicole premiate nelle sue 26 edizioni (59 volte Castello Banfi, 39 Cavit, 31 Tasca d’Almerita, 28 Lungarotti, 25 Duca di Salaparuta) e ben 210 premi alle Doc-Docg- Igt, cioè ai territori del vino (68 volte il Brunello di Montalcino, 47 i bianchi di Sicilia, 44 il Chianti Classico, 38 il Montepulciano d’Abruzzo, 36 i rossi di Toscana, 32 l’Amarone della Valpolicella).

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