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VINITALY (VERONA, 3/7 APRILE) - METTI I FORNELLI E BOTTIGLIE ACCANTO AL PC: ARRIVA L’ENO-SCRIVANIA, LA NUOVA OSSESSIONE DI MANAGER-GOURMET. SEMPRE PIÙ SOTTILE LA DIVISIONE TRA PROFESSIONE E TEMPO LIBERO, E L’HOME OFFICE SI ATTREZZA ...

Italia
La cucina Convivium di Arclinea

Il computer, la Montblanc, il Blackberry, una bottiglia di vino e la pentola per cuocere gli spaghetti: ecco gli strumenti indispensabili sul tavolo del manager-gourmet. La divisione tra professione e tempo libero si fa sempre più sottile, il telelavoro è ormai una realtà per milioni di persone, ed architetti e home designer lanciano l’eno-scrivania, soluzione all’insegna del nuovo binomio “kitchen & office”. Le nuove soluzioni proposte dagli esperti, una tendenza lanciata dal sito www.winenews.it, offrono spazi in cui è possibile simultaneamente lavorare, trascorrere momenti conviviali e cucinare. Potrebbe essere anche questa una delle novità a Vinitaly, dal 3 al 7 aprile a Verona, tra i più importanti appuntamenti dell’enologia internazionale.
La cucina, una volta confinata e nascosta, diventa il fulcro della casa e si apre a nuove contaminazioni: destreggiarsi tra pentole e fornelli è ormai uno status symbol, e mentre si prepara la cena è consuetudine controllare le e-mail, ricevere gli amici, sfogliare un libro o chiacchierare con Skype. Ecco allora che tra forno e frigorifero spuntano librerie, si affacciano comode poltrone, si insinuano computer e palmari. Il manager-gourmet dispone naturalmente di un collegamento wi-fi, così da eliminare antiestetici cavi, e decanta con la stessa passione l’ultimo modello di smart-phone e la versione più aggiornata di macchina per cuocere il pane in casa. La convivialità si apre al cucinare e viceversa, in un continuo intreccio di relazioni.
Molte le grandi firme dell’arredamento made in Italy che propongono cucine con la possibilità di ufficio incorporato (nella foto, la cucina Convivium di Arclinea). Le più nuove presentano grandi tavoli, perfetti per lavorare grazie alla vicina presa totem estraibile (che all’occorrenza può scomparire), che integrano un’isola di acciaio, con tanto di fornelli e lavello, per cucinare mentre si scrive simultaneamente una relazione al computer. Le due zone sono divise da un vetro temperato che si alza e si abbassa per mezzo di comandi touch control. Contenitori e grandi elettrodomestici possono essere sistemati in una zona “closet”, attigua ma separata da grandi ante scorrevoli, oppure in apposite colonne a parete. Per gli amanti del buon bere che ricevono spesso e preferiscono avere sotto mano alcune bottiglie da stappare al volo, arrivano invece le cucine che si ispirano al mondo del vino: colori caldi, materiali legati alla degustazione - dai vetri alle essenze di legni pregiati - e addirittura una grande boiserie di noce con pioli portabottiglie. Esiste anche un modello con un monitor incassato sopra la porta del frigo, completo di sistema per fare le ordinazioni via internet in grado di leggere i codici a barre, e sono ormai numerose le aziende che producono frigo-tv digitali con schermi a cristalli liquidi sullo sportello.
Ma chi è il target di queste nuove cucine-ufficio? Si tratta di consumatori evoluti, dotati di un elevato titolo di studio, amanti delle nuove tecnologie, ma anche del buon vivere. Esperti sommelier, privilegiano prodotti tipici e di nicchia, sono molto attenti alla qualità del cibo e si dilettano a sperimentare nuove ricette. A sorpresa sono soprattutto i maschi a preferire soluzioni di arredamento in cui gli spazi per lavorare e cucinare si mescolano e si sovrappongono, mentre le donne tendono a mantenere separati gli ambienti.

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