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BAROLO RISERVA MONFORTINO, SASSICAIA, BRUNELLO RISERVA TENUTA IL GREPPO. ECCO I PIU’ GRANDI VINI ITALIANI DI SEMPRE SECONDO “DECANTER”, LA PRIMA RIVISTA DI CRITICA ENOLOGICA D’INGHILTERRA

Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno, Sassicaia della Tenuta San Guido, Brunello Riserva della Tenuta Il Greppo di Franco Biondi Santi: è il magnifico terzetto dei più grandi vini italiani di sempre, secondo “Decanter”, la rivista di critica enologica, riferimento assoluto per appassionati e addetti ai lavori del Regno Unito.

Di assoluta eccellenza, evidentemente, anche le altre etichette che seguono in questa speciale “Top 50”: l’Amarone della Valpolicella di Giuseppe Quintarelli, due vini di Bruno Giacosa (il Barbaresco Santo Stefano e il Barolo Le Rocche del Falletto Riserva), il Cepparello di Isole Olena, il Barolo Monprivato di Giuseppe Mascarello, il Brunello di Montalcino Case Basse di Gianfranco Soldera, il Chianti Classico Riserva Vigneto La Rancia di Felsina, il Sorì San Lorenzo di Angelo Gaja, la Ribolla Gialla di Josko Gravner, il Soave Classico Superiore La Rocca di Pieropan, il Taurasi Radici di Mastroberardino, Le Pergole Torte di Montevertine, il Tignanello di Marchesi Antinori, il Trebbiano d’Abruzzo di Valentina, il Vintage Tunina di Jermann.

A seguire, la classifica comprende il Barolo Gran Bussia di Aldo Conterno, il Barolo Sorì Ginestra di Conterno Fantino, il Barolo Cannubi San Lorenzo di Giuseppe Rinaldi, il Barolo Cerequio di Roberto Voerzio, il Barolo di Bartolo Mascarello, l’Amarone della Valpolicella di Bertani e quello di Romano Dal Forno, il Brunello di Montalcino Riserva “Poggio al Vento” di Col d’Orcia, quella di Costanti, il Brunello Cerbaiona di Molinari, il Vin Santo “Occhio di Pernice” di Avignonesi, il Flaccianello della Pieve di Fontodi, il Percarlo di San Giusto a Rentennano, il Chianti Rufina Riserva Vigneto Bucerchiale di Selvapiana, il Verdicchio dei Castelli di Jesi di Bucci, il Masseto dell’Ornellaia, il Fiorano di Ludovisi, e poi il Sagrantino di Montefalco di Bea, l’Etna Bianco Pietramarina di Benanti, il Golfo del Tigullio Ciliegiolo di Bisson, la Barbera d’Asti Bricco dell’Uccellone di Giacomo Bologna, il Recioto della Valpolicella di Bussola, il 50 & 50 di Capannelle-Avignonesi, il Sagrantino di Montefalco di Caprai, l’Alceo del Castello di Rampolla, il Passito di Pantelleria Ben Ryé di Donnafugata, il Carema di Ferrando, il Fumin di Grosjean, il Gewürztraminer di Hofstätter, il Cometa di Planeta e il Collio Bianco di Radikon.

Il ricco reportage appare, nel numero di Aprile 2008 di “Decanter”, a firma di Kerin O’Keefe, ed è il risultato di un sondaggio lanciato dalla rivista inglese, che ha coinvolto giornalisti, editori, importatori ed operatori del vino italiano all’estero.

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