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“I RECENTI EVENTI NON MI DISTOGLIERANNO DALL’ESSERE UN CONVINTO DEGUSTATORE DEL BRUNELLO DI MONTALCINO ...”: COSI’ IL CAPO DELLO STATO GIORGIO NAPOLITANO A FEDERICO VECCHIONI, PRESIDENTE DI CONFAGRICOLTURA

Italia
Il presidente Napolitano con Vecchioni

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano resta un convinto degustatore del Brunello di Montalcino. Lo ha detto al presidente della Confagricoltura, Federico Vecchioni, ricevuto, questa mattina, al Quirinale. Il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni ha segnalato il recente caso che ha coinvolto i produttori di Brunello di Montalcino, dicendo che questa vicenda è emblematica di come un prodotto leader del “made in Italy”, che dà lavoro a decine di migliaia di onesti imprenditori, possa essere assolutamente sovraesposto da una comunicazione fuorviante. Il Presidente della Repubblica ha risposto che i recenti eventi non lo distoglieranno dall’essere un convinto degustatore del Brunello di Montalcino, né lo distoglieranno dall’instancabile opera di responsabilizzazione delle forze politiche impegnate nella campagna elettorale.
Il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni, accompagnato dal direttore generale Vito Bianco, ha rappresentato al Capo dello Stato il valore che assume il settore agroalimentare nell’economia italiana quale elemento propulsore e centrale della stessa, in grado, se rafforzato, di contrastare e stabilizzare i fenomeni inflattivi. Il presidente degli imprenditori agricoli ha poi rimarcato come il ruolo crescente della nostra agricoltura nell’economia globalizzata postuli una diffusa e rigorosa tutela di una produzione nazionale frutto di incessanti processi di qualificazione. Vecchioni si è quindi appellato al Capo dello Stato quale primo promotore del “made in Italy” nel mondo, ricordando come, in questi giorni, “il lavoro di decine di migliaia di seri imprenditori sia stato minacciato da generalizzate e distorsive aggressioni medianiche: in particolare, il caso del Brunello di Montalcino, assolutamente sovraesposto da una comunicazione fuorviante, è emblematico della esigenza di ricondurre l’informazione a toni di professionale sobrietà”.

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