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STAPPO, DECANTO, DEGUSTO E POI ... RICICLO! DOPO IL VETRO DELLE BOTTIGLIE ANCHE IL SUGHERO DEI TAPPI HA UN FUTURO DA MATERIALE RICICLATO AL 100%: PANNELLI FONOASSORBENTI, PANNELLI TERMOISOLANTI MA ANCHE SOLETTE E TACCHI PER CALZATURE

Italia
La raccolta di tappi di sughero

Nell’era della raccolta differenziata contenitore più, contenitore meno non fa molta differenza per noi ma la fa per l’ambiente e se c’è qualcuno che può davvero comportarsi in modo ecologically correct, questo è l’enoappassionato! Dopo aver stappato, decantato all’occorrenza e, finalmente, gustato un’ottima bottiglia di vino il vetro si ricicla ma il tappo non è da meno.
La tendenza di raccogliere i tappi di sughero per il riciclo è stata lanciata da Vinitaly 2008 da un’idea di VeronaFiere, Rilegno - il consorzio nazionale che si occupa di raccolta, riciclo e recupero degli imballaggi di legno e di sughero nel sistema Conai - e Amia Verona. L’esperimento, destinato a ripetersi, ha fruttato oltre 25.000 tappi per un totale di 170 kg di sughero.
Il consorzio ha attivato un sistema in grado di avviare al riciclo oltre 1.600.000 tonnellate di rifiuti di legno ogni anno. La stessa sorte può ora toccare alle circa 5.000 tonnellate di sughero circolanti in Italia annualmente: il sughero recuperato dai tappi e debitamente trasformato dall’industria del riciclo, può infatti diventare materiale per pannelli fonoassorbenti, pannelli termoisolanti, componenti per calzature (tacchi e solette).

Il sughero in pillole
- Il sughero rappresenta una sorta di vestito protettivo che difende la pianta dalle insidie ambientali, come il calore, l’aridità, il fuoco.
- Il sughero viene estratto decorticando la pianta una volta ogni 10 anni, incidendo con un’accetta speciale la corteccia in corrispondenza della prima biforcazione dei rami e aprendola fino al piede con un taglio longitudinale. La prima decortica può essere eseguita soltanto quando la pianta raggiunge la circonferenza di 60 cm a petto d’uomo.
- Le plance di sughero appena estratte vengono portate nei cortili delle fabbriche dove resteranno per mesi a stagionare. Quindi, bollite e pressate, perdono la loro curvatura e sono pronte a rispondere alle varie esigenze dell’uomo.
- Particolarmente pregiato commercialmente è quello della quercia da sughero (Quercus suber). Le principali aree di diffusione della quercia da sughero sono il Portogallo, la Spagna, la Sardegna e la Corsica, il sud della Francia e il nord Africa. Attualmente su 36.000 km di sugherete nel Mediterraneo ne vengono economicamente sfruttate circa 20.000 km e vi vengono estratte circa 300.000 tonnellate di sughero l’anno, di cui 15.000 in Italia (12.000 solo in Sardegna).
- Il sughero, per le ottime caratteristiche isolanti, viene utilizzato nella produzione dei tappi per vini di qualità, nell’edilizia (sia in forma naturale che come agglomerato), nell’isolamento acustico, nell’industria calzaturiera, ma anche nella creazione di oggetti artistici e altri oggetti d’uso comune, come le guarnizioni.
- L’industria dei tappi in sughero per vini di pregio costituisce ancora oggi il 60/70% del mercato mondiale del sughero, corrispondente a 15/20 miliardi di tappi l’anno, dei quali circa la metà in sughero pregiato monopezzo per vini di qualità e l’altra metà in agglomerati per vini di media qualità.

Rilegno in pillole
- Rilegno è il Consorzio Nazionale che coordina e promuove la raccolta, il recupero e il riciclo dei rifiuti di imballaggio di legno (pallet, cassette per l’ortofrutta, imballaggi industriali).
- Rilegno è un consorzio composto da oltre 2.300 consorziati, tra produttori di imballaggi di legno, importatori di materiale legnoso, imprese che riciclano il legno.
- Aderente a Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi), Rilegno ha il compito di raggiungere gli obiettivi fissati per legge per il recupero e riciclaggio degli imballaggi in legno.
- Inoltre, grazie agli accordi stretti con Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), con Federambiente e con Fise Assoambiente, Rilegno garantisce anche la raccolta di altri rifiuti in legno provenienti dal circuito cittadino (porte, infissi, mobili …).
- Il Consorzio “salva” il legno e lo avvia al riciclo, impedendo che ogni anno oltre 1.600.000 tonnellate di rifiuti di legno finiscano in discarica: è così che il legno si trasforma da rifiuto in risorsa.
- Rilegno firma convenzioni con Comuni, aziende, soggetti pubblici e privati per organizzare il recupero del legno in maniera capillare sul territorio nazionale. In particolare a fine 2007 le convenzioni pubbliche erano 328, per un totale di 4.530 Comuni coinvolti e poco meno di 40 milioni di abitanti serviti, oltre il 67% della popolazione italiana.
- I rifiuti legnosi vengono raccolti presso piattaforme convenzionate per il conferimento (oltre 350 in tutta Italia). Le aziende che utilizzano imballaggi in legno, i Comuni e le imprese che raccolgono rifiuti ingombranti di legno conferiscono i rifiuti presso le piattaforme, che a loro volta garantiscono l’avvio al riciclo grazie al coordinamento di Rilegno.
- I rifiuti, ridotti di volume, vengono trasportati alle industrie del riciclo, dove il legno, pulito e ridotto in piccole schegge, diventa rinnovata materia prima per il circuito produttivo industriale (base per semilavorati dell’industria del mobile, pasta cellulosica per cartiere, blocchi di legno - cemento per il settore edile).

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