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E’ FABIO MICCOLI IL “MIGLIOR SOMMELIER D’ITALIA”: IL VENTISETTENNE PROFESSIONISTA DELLO SCHLOSSHOTEL IM GRUNEWALD DI BERLINO, LAUREATO DA ASPI (ASSOCIAZIONE DELLA SOMMELLERIE PROFESSIONALE ITALIANA), E’ PRONTO PER LA SFIDA EUROPEA

Italia
Fabio Miccoli, miglior sommelier italiano

Ha solo 27 anni, è di Desio (Milano) e lavora nello Schlosshotel im Grunewald di Berlino il “miglior Sommelier professionista italiano”. Fabio Miccoli ha ricevuto la “laurea” il 14 aprile da Aspi (Associazione della Sommellerie Professionale Italiana), l’associazione che ha debuttato nel settembre 2007, tenuta a battesimo dal suo presidente, Giuseppe Vaccarini.

Battendo i valenti finalisti Matteo Ghiringhelli, sommelier al ristorante “Il Vino” di Parigi e Fabio Masi del “Four Seasons Hotel des Bergues” di Ginevra, Miccoli si è guadagnato un posto per il prossimo step: concorso per il “Miglior Sommelier d’Europa 2008” indetto da Asi (Association de la Sommellerie Intenationale), in programma, dal 17 al 19 maggio, a Sofia, in Bulgaria.

L’esame, svolto nel rigore più assoluto, ha visto una lunga serie di dure prove divise in due sessioni: una prima con un test scritto di analisi sensoriale di due vini, test scritto di abbinamento cibo-vino-acqua, questionario e prova di decantazione di un vino rosso. Una seconda sessione, invece, aperta al pubblico e alla stampa, ha visto i finalisti cimentarsi in un riconoscimento alla cieca di tre vini e 12 prodotti fra distillati e liquori; correggere gli errori contenuti in una carta dei vini; accostare vini e bevande alternative a un menù in lingua straniera e concludere con una prova di decantazione.

Fabio Miccoli, quindi, è uscito vincitore perché, oltre alla effettiva preparazione tecnica è stato in grado di esprimere le qualità richieste da un mercato in continua evoluzione: la figura del sommelier, oggi, sta diventando sempre più quella di un professionista che deve conoscere non solo il mondo del vino ma anche quello di tutte le bevande che possono accompagnare il pasto poiché, anche la tavola italiana, propone suggestioni globali che si fondono con la tradizione mediterranea.

Il nuovo sommelier deve dunque essere in grado di conoscere e interpretare bevande diffuse oltre a vino e liquori come le acque, le birre, i thè, i caffè, i sakè e gli infusi, protagonisti di un mercato in crescita che va sempre più specializzandosi nell’area della personalizzazione del gusto e nel gioco degli abbinamenti con il cibo.



Focus - I migliori sommelier italiani d’Europa e del mondo


Giuseppe Vaccarini: miglior Sommelier del Mondo 1978

Enrico Bernardo: miglior Sommelier d’Europa 2002; Miglior Sommelier del Mondo 2004

Fabio Scarpitti: Miglior Sommelier d’Italia 2000

Luisito Perazzo: Miglior Sommelier d’Italia 2005.

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