“SLOW FOOD ON FILM” APPRODA A BOLOGNA: DAL 7 ALL’11 MAGGIO, FILM E DEGUSTAZIONI IN TEMA, LABORATORI GASTRONOMICI E DIDATTICI, DOCUMENTARI D’ARCHIVIO, INCONTRI CON PROTAGONISTI DEL CINEMA E DEL MONDO CONTADINO

Film e degustazioni in tema, laboratori gastronomici e didattici, documentari d’archivio, incontri con protagonisti del cinema e del mondo contadino (da Otar Ioseliani a Luciano Emmer, da Vittorio De Seta a Giuseppe Bertolucci). E poi ancora concorsi, convegni, lungometraggi, blob, presentazioni di libri, vendita diretta di prodotti agricoli locali. Questo e molto altro è “Slow Food on Film” (info e prenotazioni: 051/2194826 - www.slowfoodonfilm.com) , il festival su cinema e cibo promosso da Slow Food e Cineteca del Comune di Bologna, che da Bra è sceso in Emilia.
L’evento, in programma dal 7 all’11 maggio, avrà come epicentro la cittadella della Manifattura delle Arti, con le due sale del Cinema Lumiere, la biblioteca Renzo Renzi che accoglierà i laboratori gastronomia, il Dipartimento di Musica e Spettacolo che ospiterà la cena finale, mentre quella inaugurale (per 120 persone a 40 euro), proporrà, al Centro sociale Giorgio Costa, un menu della tradizione con tortellini in brodo di cappone, tagliatelle al ragù e torta degli Addobbi (ospite d’onore Luciana Littizzetto). Quattro le serate di abbinamenti tra film e degustazioni: sullo schermo del cinema Arlecchino passerà il documentario sul processo intentato in Gran Bretagna al postino Dave Morris e alla giardiniera Helen Steel per i loro volantinaggi contro il cibo McDonald’s. I protagonisti saranno in sala con la regista Franny Armstrong, e andranno poi ad assaggiare (al Mambo) le polpette in umido di vacca bianca modenese, Presidio Slow Food.
In anteprima italiana verranno proiettati il coreano “Le grand chef”, presente il regista Yun-su Jeon, e lo statunitense “Un tavolo in paradiso”, con l’intervento del regista Andrew Rossi. Abbinamenti gastronomici con pesce azzurro e con l’inesistente “spaghetto alla bolognese”, cucinato con autentico ragù di carne. In sala passerà poi “Cous cous” di Abdel Kechiche.