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GOVERNO BERLUSCONI: LUCA ZAIA MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE. COLDIRETTI: “BUON LAVORO”. VALENTINI (CITTÀ DEL VINO): “LAVORARE INSIEME PER TUTELA DEL PATRIMONIO RURALE E INNOVAZIONE DEI TERRITORI DEL VINO”. CONFAGRICOLTURA: “LAVORO COMUNE”

Luca Zaia è il nuovo Ministro delle Politiche Agricole Alimentari Forestali del Governo Berlusconi.
Luca Zaia è un “enfant prodige” della Lega; è vice presidente della Regione Veneto, con competenze sua agricoltura, zootecnia, turismo, attività promozionali e commercio estero, dovrebbe essere, con i suoi 40 anni, compiuti il 27 marzo, tra i più giovani ministri del Governo Berlusconi. Nato a Conegliano, dal padre meccanico ha ereditato la passione dei motori. L’“enfant prodige” della Lega è sposato e risiede a Bibano di Godega di Sant’Urbano. Laureato in Scienze della Produzione Animale, e prima ancora diplomato alla Scuola enologica di Conegliano, è stato anche dirigente d’azienda.
Nel 1993 è stato eletto consigliere comunale di Godega nelle file della Lega Nord Liga Veneta, nel 1995 è diventato consigliere provinciale e assessore all’agricoltura. Nel 1998 è stato eletto per la prima volta presidente della provincia di Treviso, segnalandosi come il più giovane Presidente di Provincia d’Italia, con deleghe all’agricoltura e forestazione, agli affari istituzionali, ai rapporti con l’Unione Europea e alle relazioni internazionali, all’università, alle relazioni con il pubblico e la stampa, alle autonomie locali. Nel 2002 è stato riconfermato presidente della Provincia.
Dal 2005 a oggi è stato vicepresidente della Regione Veneto; tra le varie iniziative, ha dato vita allo Sportello Agricolo Informativo Provinciale, il Consorzio di Tutela del Radicchio di Treviso e Castelfranco Veneto e si è battuto a favore dell’olivicoltura e della castanicoltura. Una curiosità: si è occupato anche di scuola e formazione, promuovendo il lancio della Scuola Enologica di Conegliano e del Corso di laurea in Enologia, la prima in Italia.
Il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, si congratula con Luca Zaia: “Confagricoltura - aggiunge - conferma la piena disponibilità ad un lavoro comune nell’interesse dell’agricoltura italiana, anche in vista delle prossime importanti scadenze europee ed internazionali”.
“La Coldiretti, nel suo messaggio, esprime “che il nuovo Ministro delle Politiche agricole possa realizzare finalmente l’auspicata indispensabile discontinuità che riporti l’agricoltura al centro dell’economia nazionale”, ed aggiunge “fiducia in una nuova visione - continua il presidente, Sergio Marini - delle politiche che si esprima attraverso un diverso rapporto tra Governo e forze sociali improntato su coerenza, correttezza e trasparenza, con una autentica ed efficace valorizzazione del territorio e delle sue distintività, con il rilancio della qualità delle produzioni agroalimentari “made in Italy”, con il superamento della debolezza nei negoziati agricoli comunitari, con la promozione delle imprese agricole e con lo sviluppo delle popolazioni delle campagne italiane.

Il commento - Valentino Valentini, presidente Città del Vino: “competenza e giovane età dei ministri di Politiche Agricole, Ambiente, Istruzione, Politiche Giovanili, Beni Culturali, premesse importanti per lavorare insieme per la tutela del patrimonio rurale italiano e per l’innovazione e potenziamento dei territori del vino”
“I nostri obbiettivi sono da sempre la tutela del patrimonio rurale italiano, l’innovazione e il potenziamento dei territori del vino e per questo c’è soddisfazione nel vedere che i nuovi ministri, con i quali le Città del Vino si dovranno relazionare maggiormente, e ai quali rivolgiamo i nostri migliori auguri di buon lavoro, sono persone competenti e spesso anche giovani. Questo ci fa ben sperare per il lavoro futuro insieme alla istituzioni”. Così Valentino Valentini, presidente delle Città del Vino, l’associazione dei Comuni a più alta vocazione vitivinicola d’Italia (corrispondenti al 70% del vigneto Italia, all’89% dei vini Doc, Docg e Igt ed al 15% dell’offerta turistico-ricettiva e al 22% degli agriturismi del nostro Paese), esprime i propri auguri di buon lavoro ai nuovi ministri, e auspica un nuovo rapporto di collaborazione e di condivisione di intenti, contando sull’indiscutibile competenza, in primis Luca Zaia, nuovo titolare del dicastero delle Politiche Agricole, la cui storia professionale viene proprio dal mondo dell’agricoltura, sullo spirito nuovo dei più giovani, come nel caso di Giorgia Meloni (Politiche Giovanili) e di Mariastella Gelmini (Istruzione) per sensibilizzare anche i giovani verso le tematiche agricole e ambientali, e la preparazione di Sandro Bondi (Beni Culturali) e Stefania Prestigiacomo (Ambiente), dal momento che il rapporto tra il paesaggio e il patrimonio artistico è indissolubile e strettamente connesso al mondo del vino.
Un positivo mix di qualità che - secondo le Città del Vino - sarà di buon auspicio per il raggiungimento degli obiettivi già presentati nella lettera inviata ai candidati premier nel periodo pre-elettorale:
- tutela dell’ambiente e del patrimonio rurale italiano, della sua storia e cultura secolari, tramite politiche a favore della conservazione degli eco-sistemi locali e che puntino allo sfruttamento delle energie rinnovabili;
- innovazione tecnologica e nuove reti di comunicazione perché tutti i territori rurali italiani possano sviluppare al meglio le loro attività imprenditoriali e di promozione, considerando che oggi oltre il 70% delle prenotazioni in strutture ricettive avviene via web;
- l’elevata percentuale di integrazione sociale che sta dietro alla produzione delle eccellenze italiane suggerisce lo sviluppo di attività di formazione che consentano alle imprese agricole di creare nuove opportunità di lavoro per favorire la crescita socio-economica sia degli abitanti dei territori sia di coloro che per motivi diversi scelgono di vivere nel nostro paese, mantenendo quelle tradizioni che rendono unici al mondo i nostri prodotti;
- la stretta sinergia tra i Ministeri delle Politiche Agricole e dei Beni Culturali a sostegno della nuova grande industria del settore enoturistico che ad oggi può ancora sviluppare l’80% delle sue potenzialità disponibili;
- il rifinanziamento delle legge (268/99) a favore delle 140 Strade del Vino ufficialmente riconosciute - fondamentali strumenti di promozione integrata del territorio, che ad oggi presentano delle grandi differenze di capacità operativa - e lo stanziamento di nuove risorse perché aziende e Comuni possano potenziare l’offerta di servizi che ruota intorno agli itinerari enogastronomici, principali motivazioni del viaggio in Italia insieme all’ambiente e alla cultura;
- il sostegno a favore di nuove campagne di educazione al gusto per i consumatori con particolare attenzione ai giovani, contro ogni abuso sia alcolico che alimentare e in favore della sicurezza alimentare, e di una corretta informazione sugli effetti benefici del vino sulla salute dell’uomo, come dimostrano numerosi studi e ricerche a livello internazionale.

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