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OSSERVATORIO SUL TURISMO DEL VINO - LE METE PIU’ COOL PER GLI AMANTI DEL BUON VIVERE? MONTEFALCO, LA SICILIA, LA MAREMMA, IL SUD TIROLO E LA ROMAGNA. GRANDE APPEAL DATO DA VINI D’ECCELLENZA, MA ANCHE CUCINA, ARTE, NATURA E CULTURA DELLA VITA SLOW

Già assiduamente frequentate da una nicchia di trendsetter e viaggiatori accorti, sono destinate a diventare in un prossimo futuro le mete più cool per gli eno-appassionati italiani, amanti del wine & food e del buon vivere: sono Montefalco, la Sicilia, la Maremma, il Sud Tirolo e la Romagna i territori enologici del Belpaese capaci di offrire non solo vini d’eccellenza, ma anche ottima cucina, tesori artistici, natura incontaminata e cultura della vita slow: emerge dalla ricerca presentata al Forum Biteg 2008 (9/10 maggio, Saint Vincent), nel primo Convegno internazionale del turismo enogastronomico, organizzato dalle Città del Vino.

Secondo lo scenario delineato da Fabio Taiti, presidente del Censis Servizi Spa, per l’Osservatorio sul Turismo del Vino, i cinque distretti enologici che, nei prossimi anni, vedranno aumentare esponenzialmente i propri flussi turistici sono quelli caratterizzati da Strade del Vino “ad offerta integrata”: “Non solo ottime bottiglie - spiega Valentino Valentini, presidente delle Città del Vino, l’associazione dei comuni a più alta vocazione vitivinicola d’Italia - ma anche sapori e prodotti alimentari di filiera corta, gastronomia tradizionale e innovativa, ricettività di agriturismi e piccoli “hotel de charme”, e soprattutto servizi: dall’ambiente alla mobilità assistita, dall’educazione sensoriale alla cura del corpo, dalle degustazioni narrate agli eventi culturali”.

A cominciare da Montefalco, in Umbria: percorrere la Strada del Sagrantino, antico vitigno che negli ultimi anni è stata lanciato alla ribalta dello scenario enologico internazionale, significa subire il fascino discreto del modello “borghigiano”. Piccoli e suggestivi borghi medioevali, attrattive d’elezione come i celebri affreschi di Benozzo Gozzoli, una sinergia “virtuosa” tra beni artistici e architettonici e vino. In Sicilia, invece, gli enoturisti possono dare la caccia ai tesori del territorio tra “interminati spazi e sovrumani silenzi”: particolarmente in ascesa la Strada del Vino Terre Sicane, che vede nel distretto di Sambuca, Menfi e Contessa Entellina le cantine più note e prestigiose della regione. La Maremma toscana sta diventando una delle località più gettonate, grazie ai suoi grandi vini e al comprensorio di nuove cantine “grandi firme” costruite sul territorio: da Bolgheri a Montecucco, passando per il Morellino di Scansano, l’eno-appassionato trova una grandissima scelta di etichette e luoghi da visitare. All’estremo capo dell’Italia, in Sud Tirolo, è possibile trovare il tipico esempio di Strada del Vino ad alta integrazione di fattori, che oltre alle classiche degustazioni e visite in cantina offre sagre enogastronomiche, musei del vino e corsi di cucina. Infine, la Romagna, patria del Sangiovese: sulle strade del Passatore (famoso brigante romagnolo) ogni turista può seguire una sua traccia, alla ricerca dei sapori più veri e genuini del territorio.

Tra i viaggiatori del Belpaese è sempre più forte il desiderio di mete di prossimità, ovvero luoghi facilmente raggiungibili anche per un week-end, che consentano di “spezzare” per qualche giorno il frenetico stile di vita tipico degli abitanti delle grandi città. Ecco spiegato allora il successo di territori caratterizzati da un’alta qualità della vita, da ritmi lenti, da accoglienza calorosa e grande ospitalità. Si tratta di viaggi che si conciliano ottimamente anche con un’altra forte tendenza in atto, ovvero l’attenzione per ambiente e la natura: viaggiare in Italia significa evitare lunghi e inquinanti spostamenti in aereo, sostenere l’economia e l’agricoltura locale grazie al soggiorno in strutture e agriturismi del territorio, incentivare i piccoli produttori tramite l’acquisto di prodotti e bottiglie.

Secondo le più recenti rilevazioni dell’Osservatorio sul Turismo del Vino , inoltre, la domanda di turismi del vino sta rapidamente cambiando connotati: nella crescente “tribù” di viaggiatori amanti del wine & food è possibile rilevare una forte ricerca di nuove esperienze, una tendenza al mescolare modalità di viaggi di lusso e stile low cost, una spinta verso il collezionismo e la ricerca del brand.

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