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UN TREND SEMPRE PIÙ IN ASCESA … BASTA VACANZE “TAKE AWAY”, VINCE IL TOUR FAI-DA-TE: PER I VIAGGI GLI ENO-APPASSIONATI ITALIANI SI AFFIDANO A INTERNET E AL PASSAPAROLA

Archiviate agenzie di viaggi e vacanze “take away”, l’eno-appassionato italiano privilegia il tour fai-da-te, e si affida a Internet e al passaparola: la tendenza vincente è il “su misura”, che consente ad ognuno di compiere, persino in uno stesso territorio, percorsi unici e differenziati in base ai propri interessi, desideri e aspettative. E’ uno dei nuovi trend emersi nel Convegno internazionale del turismo enogastronomico del Forum Biteg 2008 (9/10 maggio, a Saint Vincent; info: www.cittadelvino.it), organizzato dalle Città del Vino, l’associazione dei comuni a più alta vocazione vitivinicola d’Italia.
Se alcuni anni fa una famosa pubblicità giocava sulle disavventure del viaggiatore improvvisato (“Turista fai da te? Ahi, ahi, ahi ...”), oggi la situazione, almeno nel comparto del turismo enogastronomico, sembra essersi ribaltata. La “personalizzazione” è diventata la parola d’ordine degli eno-appassionati per le proprie vacanze all’insegna del wine & food, e i nuovi strumenti d’elezione per costruire tour su misura nei territori a più alta vocazione enogastronomica del Belpaese sono diventati essenzialmente due: Internet e il passaparola. Una volta individuata la meta, il web rappresenta il modo più semplice, economico e veloce per stampare una cartina, reperire informazioni turistiche, conoscere la storia e le tradizioni del territorio, individuare le attrattive artistiche e culturali, scovare le migliori strutture ricettive. Attraverso Internet si prenotano gli alberghi, si contattano i ristoranti, si organizzano visite nelle cantine scrivendo direttamente ai produttori. E’ così possibile, grazie alle potenzialità offerte dalla rete, organizzare le vacanze seduti comodamente a casa propria. Ma se il web rappresenta il mezzo più nuovo a disposizione dell’eno-turista, questi si affida volentieri anche ad uno strumento ben più tradizionale, ovvero il classico passaparola: sia quello di amici e conoscenti, persone di fiducia che hanno già visitato un certo territorio e possono offrire consigli preziosi sulle soste imperdibili e quelle assolutamente da evitare, sia il passaparola offerto dalla community internazionale dei viaggiatori, a disposizione di chiunque sul web, grazie a siti specializzati che mettono on line immensi data-base continuamente aggiornati su alberghi e ristoranti di tutto il mondo, corredati dai relativi commenti e giudizi dei clienti che sono passati di lì. In questo scenario la classica guida turistica, ovvero il libro che un tempo rappresentava l’unica bussola per partire alla scoperta di un luogo nuovo, diventa solo uno strumento accessorio, da consultare per reperire informazioni aggiuntive rispetto alla struttura principale del viaggio, già costruita tramite Internet. La formula del fai-da-te è particolarmente utilizzata per l’organizzazione di week-end: gli appassionati che partono per un fine settimana nei più famosi distretti enologici del Belpaese considerano il vino un elemento centrale del loro viaggio, ma non l’unico, e nella scelta delle loro destinazioni sono guidati soprattutto dalla ricerca personale e dalla fama dei produttori. Inoltre considerano la bellezza del paesaggio capace di influire sulla percezione qualitativa di un vino e non rinunciano mai all’acquisto di bottiglie del territorio come souvenir del viaggio.

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