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QUANDO L’ETICHETTA DI UN VINO E’ SCELTA TRA LE OPERE DI SEI ARTISTI, “CONSIGLIATI” DALLE SENSAZIONI CHE IL PUBBLICO HA NEL DEGUSTARLO. L’ORIGINALE EVENTO ORGANIZZATO DALLA FALESCO PER IL VESTITO DI TELLUS, IL NUOVO ROSSO FIRMATO DAI COTARELLA

Italia
Bacco nell’opera di Roberta Sanges

Mettete una serata di primavera a Roma sulla terrazza di Castel Sant’Angelo, con vista sul tramonto che spegne le luci del giorno sui tetti della capitale, conditela con la fantasia e il genio di sei artisti e abbinateci il nuovo vino di una celebre cantina italiana. Sembra un sogno, divenuto però realtà grazie all’idea della Falesco dei fratelli Renzo e Riccardo Cotarella (e delle loro figlie Marta ed Enrica, e Dominga, che sempre di più stanno entrando nella conduzione), ideatori di un evento assolutamente originale e suggestivo per il vino italiano, sempre più viatico di incontri e contaminazioni con altri mondi.

La scelta della nuova etichetta del “Tellus”, il nuovo vino della Falesco che sarà sul mercato tra poche settimane, si è così trasformata in un grande appuntamento per addetti ai lavori e amici dell’azienda di Montecchio (Terni), con gli artisti che hanno realizzato altrettanti lavori ispirati dalle suggestioni ed i suggerimenti che gli “enoappassionati” (divisi in sei squadre, con tanto di capitani e coccarde) trasmettevano nella degustazione del vino.

Una giuria composta da esperti d’arte, comunicazione (dal professor Mario Morcellini, preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università “La Sapienza” di Roma al professor Maurizio Fiaschini, preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università di Macerata), giornalisti del vino (Daniele Cernilli, condirettore Gambero Rosso; Daniela Scrobogna di Bibenda-Associazione Italiana Sommelier; Monica Larner, corrispondente europea di Wine Enthusiast; Alessandro Torcoli di Civiltà del Bere; Alessandro Regoli, direttore di WineNews) e vip (dall’imprenditore Paolo Bulgari al giornalista Michele Cucuzza, al direttore generale della Virtus Pallacanestro Roma Michele Uva), ha poi decretato l’opera vincitrice, realizzata da Roberta Sanges, meritevole di diventare la nuova etichetta di questo rosso a base merlot e syrah.

Un modo senz’altro originale di scegliere il “vestito” di un vino, sempre più importante per le fortune commerciali del prodotto, suggellato dalla partecipazioni di quasi 500 invitati, tra cui illustri personaggi del mondo imprenditoriale, della cultura, dello spettacolo e dello sport. Oltre che del vino, naturalmente.

Antonio Boco

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