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IL CONSORZIO DEL BAROLO E DEL BARBARESCO CONSIGLIA AL CONSORZIO DEL BRUNELLO COME USCIRE DALLA CRISI ... ECCO LA RICETTA PER USCIRE DALL’EMPASSE ... IN COMMERCIO IL BAROLO 2004 E IL BARBARESCO 2005

“I disciplinari ci sono per essere rispettati: i produttori di Brunello che non l’hanno fatto devono declassare il vino, gli altri stiano tranquilli”: è questa la ricetta per uscire dall’empasse della “vicenda Brunello”, proposta da Claudio Rosso, presidente del Consorzio del Barolo e del Barbaresco. “Da noi - prosegue Rosso - il discorso sul disciplinare è stato affrontato già due anni fa e abbiamo deciso di rispettare il disciplinare per quel che è, o di utilizzare il cosiddetto “disciplinare di ricaduta” che consente il taglio del 15% con altre uve, ma in quel caso il vino non si chiama più Barolo ma Langhe”.
“Nel caso del Brunello - aggiunge Rosso nella presentazione ufficiale delle grandi annate Barolo 2004 e Barbaresco 2005 - probabilmente questo tema del disciplinare è emerso solo ultimamente e, per il bene dell’enologia italiana, ci auguriamo si risolva nel più breve tempo possibile”. Secondo Rosso, “il caso Brunello è capitato perché sta concludendosi ora il perfezionamento di un meccanismo di controllo molto rigoroso che fa emergere anche la mancanza più piccola”.
“La vicenda metanolo - osserva Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di Commercio di Cuneo - ha insegnato molto ai produttori del Piemonte e da allora la nostra gente ha prodotto con intelligenza e qualità e oggi i risultati ci premiano”.
Del resto, il Barolo 2004 e il Barbaresco 2005 sono già richiesti per il 70% all’estero.

Le uscite - Ricco, austero e dai colori intensi si presenta mister Barolo 2004 in coppia con un Barbaresco 2005 secco, caldo e armonico
“Ricco, austero e dai colori intensi con tonalità molto belle, è il prodotto di un’annata di qualità caratterizzata da uve sane, mature e organoletticamente eccezionali”: è il ritratto tinteggiato dalla consulta vitivinicola provinciale presieduta dall’enologo Gigi Rosso per il Barolo 2004.
Il Barolo 2004 e il Barbaresco 2005, espressioni di due grandi annate, sono stati presentati a Roma, con una festa organizzata dalla Camera di Commercio di Cuneo, Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Ima Piemonte.
“Secco, caldo ed armonico”, invece, il Barbaresco 2005 è “di raffinata eleganza e, nel contempo, di facile bevibilità”.
“Rendiamo omaggio ai capisaldi dell’enologia cuneese - ha commentato Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di Commercio di Cuneo - capaci di portare lontano l’immagine di un territorio che ha saputo conquistare livelli straordinari, facendo leva su risorse economiche di prestigio, vissute come veicolo di promozione turistica in tutto il mondo”.

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