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AMBASCIATORI E CONSIGLIERI DELLE CITTA’ DEL VINO DI TUTTA ITALIA S’INCONTRANO IN CALABRIA PER LA CONVENTION … IN DISCUSSIONE LE FUTURE STRATEGIE DI MARKETING E PROMOZIONE DEI TERRITORI A PIU’ ALTA VOCAZIONE VITIVINICOLA

Italia
Le Città del Vino discutono sul modello di sviluppo dei territori ad alta vocazione enogastronomica

Dal nord al sud del Bel Paese realtà distinte e variegate sono fatte di vignaioli e produttori protagonisti del mondo del vino, ma anche da amministratori locali e personalità della cultura, dell’arte, della scienza e dell’economia che dedicano la loro attività alla divulgazione delle conoscenze e tradizioni dei territori del vino con una mission che li accomuna tutti: promuovere il turismo del vino e l’enogastronomia tipica, tutelare la qualità ambientale e salvaguardare il patrimonio rurale italiano. Gli ambasciatori e i consiglieri delle Città del Vino di tutta Italia s’incontreranno in Calabria, dal 18 al 22 giugno 2008, nel Comune di Frascineto (Caserta), per la Convention di Primavera, l’assemblea dei territori del vino, una “cinque-giorni” di confronto per discutere le future strategie di marketing e promozione dei territori a più alta vocazione vitivinicola d’Italia (info: www.cittadelvino.it).

Ecco i punti fondamentali che caratterizzeranno la Convention delle Città del Vino, che analizzerà per dirla con le parole del presidente Valentino Valentini “le tematiche di fondamentale importanza per lo sviluppo e la promozione del mondo del turismo del vino, dell’enogastronomia tipica e del patrimonio rurale”:

- l’integrazione di politiche strategiche che metta assieme alcune delle competenze relative alla cultura, all’agricoltura e al turismo, in quanto punti cardine di un settore, quello del turismo rurale e enogastronomico, che ad oggi può ancora sviluppare l’80% delle sue potenzialità disponibili;

- la tutela del patrimonio rurale italiano e la conservazione degli eco-sistemi locali, anche attraverso l’impiego di fonti di energie rinnovabili; l’innovazione tecnologica e l’impianto di nuove reti di comunicazione, a sostegno del marketing dei territori rurali che ormai hanno una proiezione mondiale, al fine di sviluppare al meglio le loro attività imprenditoriali;

- lo sviluppo di attività di formazione che consentano alle imprese agricole di creare nuove opportunità di lavoro per favorire la crescita socio-economica sia degli abitanti dei territori sia di fronte all’elevata percentuale di integrazione sociale che sta dietro alla produzione delle eccellenze italiane;

- il rafforzamento del ruolo delle legge quadro nazionale sulle 140 Strade del Vino e dei Sapori (268/99) attraverso il suo rifinanziamento, perché aziende e Comuni possano potenziare l’offerta di servizi che ruota intorno agli itinerari enogastronomici, mete irrinunciabili del turismo in Italia;

- lo sviluppo di campagne di educazione al gusto per i consumatori contro ogni abuso e in favore di una corretta informazione sugli effetti benefici del vino sulla salute dell’uomo;

- il rafforzamento del ruolo delle denominazioni di origine, considerando l’imminente pubblicazione della nuova Ocm vino che, entro il mese di agosto, diventerà operativa, con il rischio di metterne in discussione il ruolo, così come di fronte al previsto decreto del Ministero per le Politiche Agricole per l’uso del “bag in box” per le doc.

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