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IL MARCHIO “VINITALY” FAVORISCE LE VENDITE DEL VINO ITALIANO IN GIAPPONE … ED AIUTA A SUPERARE LE DIFFICOLTA’ DI APPROCCIO DEI CONSUMATORI DEL SOL LEVANTE ALLE ETICHETTE DEL BEL PAESE. ANCORA ACCORDO TRA LA CATENA DEL LUSSO ISETAN E VERONAFIERE

Il vino italiano ha un alleato sempre più importante per conquistare il mercato del Giappone:
è Vinitaly, il cui marchio è segno di garanzia per le etichette del Belpaese, nei confronti delle quali ci sarebbe altrimenti una difficoltà di approccio per i consumatori del Sol Levante. A sostenerlo è Tatsuyuki Iwamura, direttore della divisione italiana di Isetan, catena di grandi magazzini del lusso leader in Giappone (40 i punti vendita) e diffusa anche in Cina e nel Sud Est asiatico (13 esercizi): “i vini italiani, molto apprezzati e amati dai giapponesi, talvolta sono difficili da capire nelle loro classificazioni e varietà e il consumatore nipponico, che ama informarsi ed essere informato ed è sensibile ai concetti di salute e tracciabilità del prodotto, è in difficoltà nell’approcciarli. La partnership con Vinitaly facilita enormemente le cose, perché i vini proposti sono garantiti da un’autorità riconosciuta e quindi favorisce in modo determinante l’acquisto”.

Un accordo importante quello tra Verona Fiere e il colosso giapponese, che è una testa di ponte fondamentale per il vino italiano nel Paese, come confermano i numeri: nel solo wine shop di Shinjuku, il megastore nel cuore di Tokyo (che fattura 1,5 miliardi di euro l’anno ed è il primo del Paese), una vendita complessiva di vini nel 2007 pari a 7,3 milioni di euro (il 30% in più del fatturato previsto) dei quali 1,5 milioni di vini italiani (che rappresentano più del 20% del totale).

Il rinnovo dell’accordo con Isetan è stato siglato da Giovanni Mantovani, direttore generale di Verona Fiere (organizzatore e titolare del marchio Vinitaly) e dal general manager del gruppo giapponese, Kiyoshi Amemiya.

“Si conferma così l’impegno di Vinitaly - spiega il direttore generale, Giovanni Mantovani -nel ricercare nuove e sempre più efficaci formule di promozione dei vini italiani all’estero, che negli anni diventano poi patrimonio a disposizione delle imprese e delle istituzioni per l’internazionalizzazione del settore”.

In Giappone, il 17 novembre, sarà di scena a Tokyo anche il Vinitaly Japan (New Otani Hotel) per implementare ulteriormente la conoscenza e le vendite del vino italiano che, nel 2007, sono cresciute dell’1,2% in quantità per un controvalore di 100,6 milioni di euro, collocando l’Italia al secondo posto dopo la Francia e prima degli Usa.

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