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METTI IN SCENA VINO & CIBO: LA COMPAGNIA DEL TEATRO DELLE FORME, IN PIEMONTE, CREA UN NUOVO GENERE, IL “TEATRO DELL’ENOGASTRONOMIA” ... TRA MUSICA, CANTI, DIALOGHI E BRINDISI, ATTORI DISCUTONO SUL PALCO DI UN VINO E DI PIATTO, CHE CUCINANO DAVVERO

Italia
Cibo e vino vanno in teatro

Nella lunga storia dello spettacolo, il rapporto tra cibo e teatro ha avuto un dialogo ininterrotto, raccontando così la storia economica, religiosa, sociale ed ambientale dell’uomo: il Teatro delle Forme (www.teatrodelleforme.it) ha ripreso questa tradizione proponendo, per la prima volta, un vero e proprio filone artistico denominato “Teatro dell’Enogastronomia”, che raccoglie tutte quelle produzioni che hanno come finalità quella di “utilizzare” il cibo come strumento per riallacciare i fili della memoria, per raccontare e mettere in scena la vita degli uomini e tutti quei momenti di socialità e condivisione quali le veglie, le ritualità e le feste.
Quello del “Teatro dell’Enogastronomia” è un teatro diverso, in cui il pubblico interagisce con l’evento e lo vive in prima persona, tra musica, canti, dialoghi e brindisi, che ad ogni tappa attori e musicisti mettono in atto. E’ un teatro in grado di recuperare il contatto con lo spettatore ed anche di avvicinare a sé sia le generazioni più giovani, sia coloro che, abitualmente, non frequentano i teatri.
Tra i tanti spettacoli che fanno parte di questo progetto ve ne segnaliamo in particolare due che andranno in scena nei prossimi mesi in Piemonte: “Veglia d’Amore e diVino annata 2003”, inserito nel calendario di Sentiero Divino, ed “Eros & Cibo”, inserito nel calendario della rassegna teatrale Incroci.
Il primo (regia Antonio Damasco), in programma il 28 agosto a Nizza Monferrato (Asti), è una rappresentazione tracciata su un canovaccio creato da una ricerca documentale e storica sulle tradizioni contadine, sulle tracce di generazioni legate al lavoro della terra ed alla produzione del vino. La “Veglia d’Amore e diVino” cambia però ogni sera nell’interazione con il pubblico, direttamente coinvolto attraverso canti, poesie e brindisi. Si ripercorrono le tradizioni attraverso i cento anni di vita - dal 1889 al 1989 - della famiglia Frattini, produttori di vino. Un intero secolo che ha visto succedersi cinque generazioni e, in parallelo, una storia densa di avvenimenti sul piano storico e sociale.
In “Eros & Cibo”, che vede ancora la regia Antonio Damasco e andrà in scena il 19 ottobre al Castello del Malgrà di Rivarolo Canavese (Torino), gli attori discutono di un piatto di pasta e lo cucinano davvero, davanti agli occhi del pubblico. Due uomini, contendenti, si incontrano al medesimo tavolo dove si affrontano, duellando, sino all’ultima ricetta. Fil rouge che unisce l’intera narrazione è la passione per Nina, simbolicamente rappresentata sul palco da sei donne scelte dagli attori fra il pubblico.

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