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ESEMPI D’IMMAGINE D’OLTRALPE - EFFETTO “NUCLEARE” SUI VIGNETI FRANCESI: NON È INQUINAMENTO, MA I PRODUTTORI DEL COTEAUX DU TRICASTIN VOGLIONO CAMBIARE IL NOME ALLA PROPRIA DENOMINAZIONE PERCHÉ È UGUALE A QUELLO DELLA CENTRALE ATOMICA

Il consorzio di produzione del Coteaux du Tricastin, vino a denominazione di origine controllata del “Midi” francese, cambierà molto probabilmente il suo nome entro il 2009: i responsabili dell’ente vinicolo sono preoccupati dall’omonimia con il sito dove sorge la centrale nucleare, protagonista l’8 luglio di una fuga di uranio allo stato liquido, che ha costretto le autorità locali ad adottare severe misure di contenimento, e nella quale il 23 luglio si è verificato un altro incidente, provocando la seppur lieve contaminazione da radiazioni di un centinaio di lavoratori.

“È soltanto una questione d'immagine - ha spiegato Henri Bour, presidente del consorzio, alludendo alla cattiva pubblicità derivante da un eventuale collegamento vino-radioattività - ma l’idea va facendosi strada, e spero che la realizzeremo prima della vendemmia 2009”.

Una riunione della Federazione francese dei consorzi vinicoli è in programma per il 5 agosto: allora si deciderà se procedere o meno al cambiamento di denominazione. È possibile che il vino sia ribattezzato Grignan, dal nome di un villaggio della stessa zona, nel dipartimento di Vaucluse, una cinquantina di chilometri a nord di Avignone.

Bour ha ricordato come la questione si fosse posta una prima volta già una decina di anni fa, a prescindere dall’eventualità di fughe radiottive: l’iniziativa fallì per la scarsa collaborazione del gruppo Areva, colosso a capitale pubblico cui appartengono la stessa centrale di Tricastin e anche lo stabilimento di Romans-sur-Isere, nel dipartimento di Drome, teatro il 18 luglio di un’altra fuoriuscita di uranio. I due impianti sorgono a 150 chilometri dal confine con l’Italia. Allora, peraltro, a cambiare nome sarebbe dovuta essere la centrale adesso sotto accusa, e non il vino.

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