COOPERAZIONE VITIVINICOLA ITALIANA, UNA REALTÀ FATTA DA 600 CANTINE E 250.000 SOCI. LO STATO DELL’ARTE SUL COMPARTO IL 23 AGOSTO A PITIGLIANO (GROSSETO). NE PARLANO: ATTILIO SCIENZA, FAUSTO PERATONER ...

Quello della cooperazione vitivinicola in Italia è un settore in continuo fermento: secondo gli ultimi dati di Fedagri-Confcooperative, ne fanno parte 600 cantine di base, con 250.000 soci e un produzione annuale che vale 4,2 miliardi di euro. Numeri che testimoniano l’importanza di un comparto che produce vini di ogni fascia, dalla Docg ai vini da tavola, e che annovera nomi di grande prestigio a livello internazionale, da Cavit a Mezzacorona, dalla Cantina La Vis a Caviro, per fare degli esempi. E che ha recentemente visto la nascita di un nuovo colosso emiliano-romagnolo, “Cantine Riunite & Civ”, dalla fusione del Civ di Modena e di Cantine Riunite di Reggio Emilia.

L’occasione per fare il punto sul presente e sul futuro della cooperazione vinicola italiana, sarà il convegno “Il ruolo, le opportunità e le prospettive che, ancora oggi, sono in grado di offrire le cooperative vitivinicole”, il 23 agosto a Pitigliano (Grosseto): organizzato per celebrare i “cinquant’anni” della fondazione della Cantina Cooperativa di Pitigliano, vedrà la partecipazione autorevoli esperti (dal professor Attilio Scienza dell’ Università di Milano, all’enologo-manager Fausto Peratoner, direttore della Cantina La-Vis, uno degli esempi virtuosi della cooperazione del vino in Italia, che porterà “L’esperienza innovativa della cooperazione vitivinicola in Trentino”. E ancora, Dino Taschetta, presidente della Cantina Sociale Colomba Bianca di Mazara del Vallo con “L’esperienza, le luci e le ombre della cooperazione vitivinicola in Sicilia”, Fabio Piccoli, giornalista de “L’Informatore Agrario”, che approfondirà “La possibilità delle cooperative di ampliare l’esperienza culturale e didattica del gruppo associativo”, e Andrea Zanfi, scrittore, che parlerà degli “Aspetti sociali della cooperazione vitivinicola nel mercato globale”; a coordinare il convegno, il vice direttore di Rai3, Pierluigi Camilli.