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IL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA (CON DELEGA ALL’AGRICOLTURA) CLAUDIO MARTINI: “ESTIRPAZIONE VIGNE E’ PROVVEDIMENTO SBAGLIATO”

“Abbiamo deciso di lasciare la libertà di scelta agli imprenditori agricoli, senza imporre vincoli a nessuno. Abbiamo fatto una battaglia in sede comunitaria contro questo provvedimento, ritenuto da noi sbagliato e dannoso”: questo il commento del presidente della Regione Toscana, con delega all’agricoltura, Claudio Martini, alle news riportate dalla stampa sui rischi di estirpazione dei vigneti di pregio in Toscana.

Il 15 settembre 2008, ricorda ancora la nota, scade il termine per la presentazione da parte dei viticoltori delle domande di contributo per la distruzione dei vigneti. “Siamo convinti - aggiunge - che ai produttori toscani, diversamente da quanto potrà accadere in altre regioni, convenga mantenere i vigneti in produzione e non distruggerli, perché le nostre produzioni sono riconosciute e apprezzate sul mercato. Da noi infatti continuano ad arrivare richieste per realizzare nuovi vigneti”. Per il presidente della giunta “quanto deciso dall’Unione Europea è sbagliato e assurdo. Sbagliato perché incoraggia la dismissione di questa attività anziché incentivarne lo sviluppo e l’ammodernamento. Assurdo perché incoraggia la distruzione anziché uno sviluppo qualitativo e dinamico”.

“In Toscana - dice ancora - saranno i singoli viticoltori a decidere se estirpare i loro vigneti, oppure mantenerli in attività perché conveniente, opportuno e logico”.

Martini si dice, infine, convinto che “i viticoltori toscani non inseguiranno questa assurdità. Naturalmente valuteremo sulla base dei risultati se mantenere o correggere questa impostazione anche per il 2009”.

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