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FONTE REUTERS - GLI USA BLOCCANO L’IMPORT DI VINI ITALIANI E FRANCESI: L’AGENZIA FEDERALE AMERICANA, L’ALCOHOL & TOBACCO TAX & TRADE BUREAU, HA NEGATO IL VIA LIBERA ALLE ETICHETTE DI MONTEPULCIANO E SAINT-EMILION. IL MINISTRO ZAIA GIA A LAVORO ...

Italia
Problemi negli Usa per etichette italiani e francesi

Ha importanza quel che c’è scritto sull’etichetta di una bottiglia di vino? Certo, e ne ha anche tanta secondo l’agenzia americana che si occupa di alcolici - l’Alcohol & Tobacco Tax & Trade Bureau - che ha bloccato l’importazione di alcuni vini italiani e francesi. L’agenzia federale americana, che approva le etichette applicate sulle bottiglie di vino importate negli Usa, ha negato il via libera a tutti i vini provenienti da Montepulciano e da Saint Emilion. Lo ha riferito oggi l’agenzia Reauters.

Il portavoce del Ttb, Art Resick, non ha voluto specificare quali siano i vini oggetto del blocco delle importazioni rivelando che si tratta di prodotti frutto delle vendemmie 2006 e 2007. “Non è una questione di sicurezza”, ha spiegato. “Ma di etichetta. Ci preoccupiamo che i consumatori non siano ingannati”, ha aggiunto.

“Nel giugno, dopo il clamoroso caso del Brunello di Montalcino, anche il Nobile di Montepulciano è finito - spiega la nota dell’agenzia Reuters - nel mirino delle forze dell’ordine con la Guardia di Finanza che ha effettuato dei controlli a tappeto nelle cantine della zona del Senese riscontrando illeciti in due aziende per le quali si ipotizza il reato di frode in commercio”.

“Le aziende (coinvolte) hanno risolto tutti i loro problemi: probabilmente c’e stato un taglio con uve non consentite”, ha detto oggi all’agenzia Reuters, il presidente del Consorzio del Nobile di Montepulciano, Federico Carletti.

Il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia, in relazione alle notizie arrivate dagli Stati Uniti sul blocco del Nobile di Montepulciano, intanto, comunica che si sta adoperando per comprendere e risolvere la questione, in stretta collaborazione con gli uffici governativi e l’Ambasciata italiana in Usa.

Nella vicenda del Brunello di Montalcino, i magistrati italiani sospettano che i produttori di questo vino abbiano usato uve diverse dalle uniche che è consentito utilizzare (quelle Sangiovese); la vicenda ha trovato una soluzione quando il Governo ha acconsentito a certificare l’autenticità del vino.

Sul versante francese, il caso di Saint Emilion è scoppiato quando un Tribunale di Bordeaux ha contestato la classificazione del Grand Clu Classe del 2006 e del Premier Cru Classe, dicendo che non rispettavano i criteri previsti.


La dichiarazione - Il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia: “sono già al lavoro per il Nobile di Montepulciano”

“Sono già al lavoro per il Nobile di Montepulciano e cercherò di chiarire e risolvere la situazione in tempi brevi. In queste ore sto cercando di contattare gli americani per trovare una situazione immediata e tempestiva a questo nuovo caso dopo quello del Brunello di Montalcino. Vorrei subito chiarire, però, che non è un caso di sicurezza alimentare. Da fonti statunitensi abbiamo saputo che si tratta di un caso che riguarda una zona circoscritta. Ribadiamo che la qualità del Montepulciano è ottima, ma se qualcuno ha sbagliato pagherà, senza che questo, però, metta a repentaglio il lavoro di quei produttori onesti che rispettano le regole”. Così il Ministro Luca Zaia commenta la notizia del blocco delle importazioni del Nobile di Montepulciano da parte dell’agenzia federale americana Attb (Alcohol & Tobacco tax & trade bureau). Una decisione che non riguarda solo il vino italiano, ma coinvolge anche il Saint Emilion francese.

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