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VERDUNO (CUNEO), TRE GIORNI DI ASSAGGI, MUSICA, POESIA PER CELEBRARE IL PELAVERGA, VITIGNO AUTOCTONO DALL’ALLUSIVO NOME: DAL 12 AL 14 SETTEMBRE VA IN SCENA “VERDUNO E’ ... ”, ALLA SCOPERTA DI UN PIEMONTE DIVERSO DA BAROLO, BARBARESCO, ASTI …

Per quelli che il Piemonte del vino non è solo Barolo, Barbaresco, Barbera, Dolcetto o Asti: a Verduno, borgo del cuneese detto anche la “sentinella del Piemonte” per la sua particolare posizione geografica, dal 12 al 14 settembre si celebra il Verduno Pelaverga Doc, piccola denominazione che si estende sul territorio del comune di Verduno e di parte di quelle di Roddi e La Morra, con “Verduno è ...”, promossa dai 12 produttori che danno vita a questo vino (Cantina Alessandria Fratelli, Cantina Bel Colle, Cantina I Brè, Cantina Brero Antonio “Vinandolo”, Cantina Burlotto Comm G.B., Cantina Cadia, Cantine Castello di Verduno, Cantina La Cantina, Cantina Massara, Cantina Poderi Roset, Cantina San Biagio, Terre del Barolo), per la presentazione ufficiale dell’annata 2007 (info: www.fratellialessandria.it).
Il Verduno Pelaverga Doc, rosso ottenuto dal vitigno Pelaverga Piccolo (85%) e altre uve a bacca rosse coltivate nel territorio, sarà festeggiato con degustazioni, musiche e poesie che coinvolgeranno tutto il paese. Tra i vicoli e le piazzette adagiate sulle colline delle Langhe, si parte il 12 settembre con “Verduno è Aperitivo” in Dj, alla cantina comunale, dove al ritmo di musica dance il Verduno verrà degustato con la salsiccia tipica del borgo; il 13 settembre si replica, ma a sostituire il dj ci sarà “musica dal vino”, a lume di candela; il 14 settembre sarà il giorno clou: a pranzo i ristoranti di Verduno rivisiteranno i loro piatti abbinandoli ai vini dei 12 produttori di Verduno Pelaverga Doc 2007 e nel pomeriggio sempre i produttori presenteranno la nuova annata tra musiche e spettacoli; a chiudere, sotto gli occhi delle stelle, la compagnia “Ars Propria” proporrà un “viaggio” nella musica italiana d’autore degli anni Sessanta e Settanta.
Tra le curiosità che riguardano il Pelaverga, anche la leggenda popolare che gli attribuisce straordinari poteri afrodisiaci, anche a causa del suo inconfondibile sapore speziato, da cui, secondo alcuni, deriverebbe l’allusivo nome fallico “Pelaverga”.

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