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SAGRANTINO DI MONTEFALCO - “CINQUE STELLE”! DA COLLEZIONE LA VENDEMMIA 2005, DI SCENA A MONTEFALCO, DAL 18 AL 21 SETTEMBRE. COSTANTE LA CRESCITA DEL TERRITORIO E DEL VITIGNO RILANCIATO DALLA GRIFFE CAPRAI

Per il Sagrantino di Montefalco, storico vitigno rilanciato nel mondo dalla griffe Caprai, la vendemmia 2005, di scena nella Settimana Enologica di Montefalco (www.montefalcodoc.it), dal 18 al 21 settembre, sarà un’annata da collezione: la Commissione di Qualità del Consorzio del Sagrantino, presieduta dall’enologo Corrado Dal Piaz, dopo aver testato ben 36 campioni, ha assegnato all’annata le “cinque stelle”, il massimo del rating.
Il giudizio è stato fissato dopo le valutazioni chimico-fisiche e organolettiche e le considerazioni sull’andamento climatico 2005, millesimo che, secondo gli esperti, è da affiancare a quelli storici del 1985, 1990, 1998.
Un’annata che, come ha spiegato l’enologo Lorenzo Landi (Fattoria di Còlpetrone), ha visto due fasi distinte: “la prima, da maggio alla fine di luglio, è stata caratterizzata da temperature piuttosto elevate e precipitazioni ridotte rispetto alla media stagionale. Nella seconda fase la maturazione è proseguita regolarmente senza eccessivi stress idrici, mentre le temperature piuttosto basse hanno favorito una buona espressione aromatica. La lieve diluizione dovuta alla relativa abbondanza di pioggia non ha sostanzialmente intaccato l’elevata concentrazione delle uve dovute allo stress precedente all’invaiatura, che ha garantiti una considerevole potenza finale dei vini”.

La fotografia - Il Sagrantino continua crescere …
Il Sagrantino di Montefalco continua a crescere: con l’annata 2007, la produzione della Docg umbra prevede oltre 2,5 milioni di bottiglie, con un incremento del 25% della produzione sul 1998 quando si producevano 500.000 bottiglie. In meno di 10 anni, il vigneto iscritto a Docg è passato dai 100 ettari del 2000 agli attuali 660.
Il Sagrantino, con la sua tipicità e lo stretto legame con il territorio, lanciato in quersti anni dalla griffe leader Caprai, è ormai nell’interesse di produttori e investitori esterni: solo 10 anni fa le etichette di Sagrantino di Montefalco erano 7-8, oggi sono 40; e, soltanto negli ultimi 3 anni, sono state rinnovate, ammodernate o costruite ex novo 30 cantine. Complessivamente il giro d’affari generato dai vini di Montefalco, sia doc che docg, è di oltre 25 milioni di euro, oltre all’indotto. La quota export del Sagrantino è pari al 30%; i mercati esteri più importanti sono Germania, Svizzera e Stati Uniti.
Importante è l’indotto economico generato dal vino nel territorio della denominazione: a partire dal turismo che, negli ultimi anni, ha visto un forte incremento complice anche la grande attività della Strada del Sagrantino, associazione che fin dalla sua nascita si è posta l’obiettivo e il compito di unire al turismo enogastronomico l’arte e il paesaggio, elementi che contraddistinguono queste terre. Non è un caso che, secondo il rapporto nazionale sul turismo del vino (Censis Servizi), quella del Sagrantino sia tra le prime 10 Strade del vino più importanti, per numeri e per attività, di tutta l’Italia.

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