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ANALIZZARE IL PRESENTE PER PROGETTARE IL FUTURO. LE STRATEGIE PER VALORIZZARE L’AUTENTICO PROSECCO, QUELLO DI CONEGLIANO VALDOBBIADENE, VENGONO DAL DISTRETTO (DAL BUSINESS DI 350 MILIONI DI EURO). SE NE PARLA IL 13 DICEMBRE A TREVISO

Riserva del nome Prosecco, evoluzione della doc storica, valorizzazione del territorio. In uno scenario che cambia, l’area di Conegliano Valdobbiadene, a cinque anni dal riconoscimento a “distretto”, si mette sotto esame. Lo farà il 13 dicembre a Treviso (Pieve di Solighetto), nell’annuale assise del Centro Studi sul Prosecco, che quest’anno avrà come tema “Analizzare il presente per progettare il futuro”.
Per il territorio dove è nato il successo del Prosecco, vitigno oggi sulla bocca di tutti, c’è da impostare una strategia efficace basata sull’identità dell’area è da sempre la missione del Consorzio. La prima cosa, per fare questo, è quella di analizzare la realtà di Conegliano e Valdobbiadene che sarà messa “sotto la lente”, raffrontandola alle altre importanti realtà produttive italiane, da Mario Volpe, uno dei maggiori esperti di economia distrettuale.
Ma, oltre degli elementi distintivi, si parlerà anche di numeri, con Vasco Boatto, responsabile della ricerca, dei dati strutturali e di mercato, raccolti dal Centro Studi, e Giancarlo Gramatica (Iri Infoscan), che parlerà invece dei dati del mercato italiano della doc, con un focus sul 2008.
Una realtà, quella di Conegliano Valdobbiadene, che oggi conta 57.300.000 bottiglie; di queste 46.980.000 sono spumante e 14.600.000 di esse vengono vendute in tutto il mondo; il giro d’affari è di 350 milioni di euro.
Valori di tutto rispetto, quindi, e ancora in crescita, che per mantenersi tali impongono uno sguardo attento al futuro: per questo i 5.000 produttori del territorio tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori, attraverso il consorzio di tutela, hanno deciso di studiare una strategia per rendere davvero unico e riconoscibile, in modo semplice per i consumatori di tutto il mondo, il Prosecco prodotto nell’area storica.
Uno degli strumenti possibili per la valorizzazione dell’area, il turismo, che permette di conoscerne la bellezza e l’alta vocazione vitivinicola, sarà sviluppato da Mara Manente, direttrice del Ciset: un aspetto dell’economia dell’area di Conegliano Valdobbiadene, dove sono in costante crescita le strutture ricettive e di accoglienza rurale; il flusso di turisti, per oltre il 40% stranieri, annualmente aumenta del 3%, così come il tempo di permanenza sul territorio è aumentato del 5%, arrivando ad una media di 2,6 giorni.
Ma sarà poi un importante studio di marketing, avviato da oltre 1 anno, e condotto da una delle più importanti società specializzate nella costruzione della brand awareness, che il 13 dicembre disegnerà le linee guida e le azioni operative che saranno poi sviluppate nel prossimo triennio dagli attori del “distretto del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”.

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