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LA TOSCANA ENOICA IN DIFFICOLTÀ E NON È COLPA SOLTANTO DELLA CRISI GLOBALE: EXPORT VINO ROSSO DOC/DOCG (GENNAIO-AGOSTO 2008) -4,2% IN VALORE E -9,2% IN QUANTITÀ

Il vino toscano sembrerebbe decisamente in difficoltà sui mercati internazionali e non per colpa esclusiva del recente scoppio della crisi globale: secondo i dati Istat, l’export, nel primo semestre 2008, ha segnato -1,9% in valore, cifra in netta controtendenza sia con l’andamento nazionale (+6,5%) che con quello delle regioni enologicamente più importanti del Bel Paese come Veneto (+6,1%) e Piemonte (+17,3%).

Trend negativo per i vini rossi Doc e Docg toscani: nel periodo gennaio-agosto 2008 l’export segna -4,2% in valore e -9,2% in quantità. Allarmante anche l’andamento dell’esportazioni di vini bianchi toscani, prodotti peraltro riconducibili ad una ristretta quota di mercato: -8,5% in valore e -20,8% in quantità.

Secondo l’Irpet (Istituto regionale di programmazione economica toscana), il primo responsabile di questa flessione è il mercato americano, che assorbe il 35% dell’export e che, tra gennaio e agosto, ha penalizzato i rossi toscani, segnando -7,3% in valore e -3,5% in quantità. Perdita di quote di mercato però anche in Germania, dove nei primi otto mesi del 2008 si è registrato un calo del 9,7%, confermando un trend negativo che perdura ormai da cinque anni. Segnali di logoramento riconducibili non solo a fattori economici, ma, forse, ad una fase di “stanca” del sistema vino toscano nel suo complesso.

Il +5,6% nell’export de vini toscani, registrato nel 2007, sembra così già un ricordo, essendo stato “annullato” dall’andamento dei primi otto mesi del 2008, che hanno riportato la situazione sui valori del 2006. Uno scenario che agli effetti del rafforzamento dell’euro sul dollaro, aggiunge anche quelli recenti della crisi finanziaria internazionale e che potrebbe delineare un nuovo assetto, in cui i vini toscani sarebbero destinati a perdere importanti quote di mercato a favore di Paesi terzi e di alcune fra le stesse regioni italiane.

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