02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

INDOVINATE UN PO’? LA REDAZIONE DELLA RIVISTA DI TRAVELFOOD “LA MADIA” HA L’ALCOL NELLE VENE: E’ IL RISULTATO DI UN INEDITO TEST CUI SI SONO SOTTOPOSTI GIORNALISTI ED OPERATORI, NESSUNO ESCLUSO

Italia
Ecco i giornalisti sotto etilometro

Dopo una sana mangiata, comodamente seduti e in compagnia delle bollicine, tutti i commensali, nessuno escluso, hanno tirato su le maniche e si sono fatti inserire un catetere venoso nel braccio, sottoponendosi ad un inedito test per la rilevazione della concentrazione di alcol nel proprio sangue, ma, per motivi di possibili alterazioni biochimiche, i malcapitati volontari hanno dovuto sottoporsi a ben tre diversi prelievi di sangue: è questa l’“amara” sorte che la rivista di travelfood “La Madia” di Cesena, specializzata nel settore della ristorazione e dell’ospitalità, ha riservato ai suoi ospiti il 10 dicembre. E indovinate un po’? Limiti sforati per la maggior parte del panel di giornalisti ed operatori del settore.

Il direttore Elsa Mazzolini e il giornalista Andrea Dal Cero (che è coordinatore della Tavola della Comunicazione Alimentare Italiana), in compagnia dei loro ospiti e della redazione incuriosita, si sono messi a tavola alle ore 13, mangiando e bevendo bollicine. Per verificare la validità scientifica dell’esperimento era previsto anche un gruppo di controllo, diverso per fascia d’età diviso tra chi mangiava e beveva e chi beveva soltanto.

Ad intervalli predeterminati, gli operatori di una pattuglia della Polizia Stradale, appositamente messa a disposizione dal Ministero degli Interni, hanno sottoposto al test dell’etilometro i gruppi di volontari; contestualmente il test è stato effettuato anche mediante un tipo di etilometro tra quelli utilizzati comunemente nei locali pubblici. Contemporaneamente un medico, coadiuvato da un’infermiera, ha prelevato loro campioni di sangue per effettuare successivamente le analisi ematiche.

I tre test sono stati effettuati alle ore 13,30 subito dopo l’ingestione della seconda portata di chi ha pranzato, alle ore 15 dopo il caffè e i liquori, infine alle ore 16 per verificare l’incidenza delle funzioni metaboliche dell’organismo nello smaltimento dell’alcol precedentemente ingerito. Lo scopo principale di questa prova sul campo è stato quello di verificare l’andamento della concentrazione di alcol nel sangue nel corso di un normale pranzo. Ma l’esperimento ha fornito anche un valore di controllo privilegiato ed autorevole per la verifica delle tabelle riportate nei posters ministeriali affissi nei locali pubblici e un confronto tra le differenze risultate comparando gli esiti del test dell’etilometro e quelli delle analisi ematiche cliniche.

Ecco cos’è capitato ai tre gruppi di coraggiosi volontari: Elsa Mazzolini e Andrea Dal Cero hanno mangiato tortelli con ragù di melanzane, tagliatelle al sugo, pollo arrosto, patate al forno e torta alla crema, accompagnando il loro pranzo con un brut “On attend les Invités” di Luretta in quel di Piacenza e un Montepulciano d’Abruzzo Don Giovanni di Buccicatino; ne hanno bevuto a loro piacimento e hanno concluso il pasto con caffè, ammazzacaffè ed un single malt per Dal Cero che, con la scusa di due cubetti di ghiaccio, sostiene di averlo annacquato. Il gruppo che ha mangiato e “bevuto moderatamente” era composto dalla giornalista Maria Chiara Zucchi e dall’enotecario Fabrizio Magnani di Cesena. Uguale al primo gruppo il menù, ma diverse le quantità d’alcol ingerite. Regole diverse per il terzo gruppo di volontari, composto da Verdiana Gordini e Matteo Mambelli entrambi di Cesena, affettuosamente chiamato “Happy Hour”, che ha bevuto tutto quello che voleva limitandosi a speluzzicare snacks da bancone.

Anche se l’etilometro della Polizia Stradale si è rivelato meno severo di quello in dotazione alle discoteche, i valori di 0,5 m/l sono stati sforati dal direttore Mazzolini dopo la seconda portata e da Dal Cero dopo il caffè corretto e il single malt. Il secondo gruppo è risultato, ovviamente, più morigerato e all’interno di parametri accettabili. Fuori controllo il gruppo “happy hour” che ha dimostrato parametri decisamente alti che, a norma del codice della strada, comportano sanzioni estremamente elevate ed il sequestro dell’autovettura.

Di sicuro, almeno per quanto emerso al momento, si può affermare che l’etilometro in funzione presso i locali pubblici risulta essere più severo di quello della polizia stradale; i due gruppi che hanno mangiato e bevuto hanno sforato di poco i valori sanciti dal codice stradale; i due etilometri hanno dato raramente gli stessi valori.

Dopo la lettura delle analisi del sangue, che sono pervenuti alla redazione in data odierna, possiamo adesso affermare che esse sono risultate in linea di massima in armonia con i valori precedentemente rilevate con gli etilometri ma con alcune importanti divergenze. Prima tra tutte, la prova evidente della maggiore durata della concentrazione alcolica nel sangue riscontrata con il prelievo. In tutti i casi e per tutti e tre i campioni, le analisi del sangue effettuate alle ore 16 hanno dimostrato valori di alcol più elevati di quelle espressi dagli etilometri.

Chi fino a ieri pensava fosse più conveniente, in caso di fermo da parte della polizia stradale, farsi portare all’ospedale più vicino per rifare le analisi, oggi sa che non gli conviene affatto.

La cronaca e le immagini della giornata, oltre a tutti i risultati delle diverse analisi, saranno pubblicate su “La Madia”. L’intero evento, registrato e fotografato è a disposizione dei media.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli