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ECCO COSA ABBIAMO FATTO, DI PIU’ IMPORTANTE, DA MAGGIO A DICEMBRE 2008 PER IL COMPARTO VITI-VINICOLO: LO COMUNICA L’UFFICIO STAMPA DEL MINISTRO PER LE POLITICHE AGRICOLE. ECCO IL “BILANCIO” DI LUCA ZAIA

Italia
Il MInistro Luca Zaia in cantina

Il 2009 appena cominciato è l’occasione, almeno secondo l’Ufficio Stampa del Ministro per le Politiche Agricole Luca Zaia, per fornire il bilancio, del periodo da maggio a dicembre 2008, dell’operato del Ministro e del Ministero delle Politiche Agricole nei vari settori di sua competenza (vitivinicolo, ittico, tabacco, lattiero-caseario, olivicolo, zootecnico, apistico …).

Ecco i principali provvedimenti adottati nel settore vitivinicolo:

Il 25 settembre Zaia firma il decreto che dispone la cessazione degli effetti del decreto ministeriale 11 febbraio 2008 relativo alle norme transitorie per l’uso della varietà di vite “Tocai friulano” e del sinonimo “Friulano”. Questo provvedimento è stato emanato in esecuzione della sentenza della Corte Giustizia dell’Unione Europea del 12 giugno che ha sancito l’illegittimità dell’uso del termine Tocai per designare i vini prodotti in Italia, che già utilizzavano il nome Tocai. Pertanto, anche in Italia non potrà più essere commercializzato vino con la denominazione Tocai Friulano e sarà consentito l’utilizzo della denominazione “Friulano” per il vino prodotto in Friuli Venezia Giulia e “Tai” per quello prodotto nella Regione Veneto.

Nel settembre 2007, la Guardia di Finanza effettua i primi controlli e sequestri di vino Brunello di Montalcino. Il sospetto è che il vino pregiato sia prodotto in maniera non conforme a quanto previsto dal disciplinare. Si indaga dunque per sospetta frode alimentare. 93 gli avvisi di garanzia inviati e 13 le aziende coinvolte nell’inchiesta e aderenti al Consorzio. Secondo quanto rilevato nel corso dei controlli, vitigni non previsti dal disciplinare di produzione (forse utilizzati per la produzione del vino Brunello), sarebbero stati impiantati nel terroir del Brunello. Per ammissione dello stesso Consorzio, le rilevazioni di non conformità hanno riguardato 17 ettari di vigneti, pari all’1% di quelli controllati. Gli Stati Uniti, nel maggio 2008, minacciano di bloccare le importazioni di Brunello di Montalcino. Dopo le iniziative diplomatiche poste in essere dal Ministro Zaia, in collaborazione con l’Ambasciata italiana a Washington, il 22 maggio gli Stati Uniti decidono di posticipare l’entrata in vigore del blocco. Pochi giorni più tardi, il Ministro incontra il suo omologo americano Ed Shafer. Insieme, danno il via libera alla costituzione di un gruppo tecnico bilaterale che prospetti, ai singoli argomenti presi in esame, soluzioni operative in tempi brevissimi. Zaia presenta al collega americano un piano riservato, approntato dal Ministero, in grado di fornire ogni tipo di garanzia al mercato e ai consumatori di tutto il mondo, in particolare a quelli americani. Il 9 giugno, Zaia istituisce un Comitato di Garanzia per coordinare e provvedere alle attività di controllo sulla produzione del vino Brunello di Montalcino, esautorando di fatto il Consorzio. Il decreto, unico e primo nel suo genere per le relazioni tra Ministero e Consorzio di tutela, nomina membri del Comitato di Garanzia formato da Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc, la Federazione che associa tutti i consorzi di tutela del vino; Vasco Boatto, docente di Economia agraria all’Università di Padova e direttore del corso di Enologia presso lo stesso ateneo, nella sede di Conegliano Veneto; Fulvio Mattivi, responsabile del laboratorio di analisi dell’Istituto di San Michele all’Adige, in provincia di Trento. A loro, il Ministro ha affidato il compito di verificare la piena rispondenza tra Piano dei Controlli e immissione del prodotto al consumo. Qualora il Comitato dovesse individuare non rispondenze o problemi specifici legati al prodotto, dovrà proporre al Ministro e alle autorità competenti interventi straordinari per assicurare il pieno rispetto delle regole. Il 3 luglio, a Montalcino, Zaia incontra l’ambasciatore americano Ronald P. Spogli e chiude la questione Brunello di Montalcino. Il Ministro presenta il decreto che permetterà di rafforzare il sistema dei controlli, affidando all’ufficio periferico di Firenze dell’Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei prodotti agroalimentari il compito di rilasciare la dichiarazione di conformità del vino a Docg Brunello di Montalcino. Sarà compito dell’Icq verificare la tracciabilità delle partite di vino destinate al mercato statunitense.

La Guardia di Finanza sequestra alcune partite di vino Nobile di Montepulciano. Il 14 agosto Zaia è già al lavoro per evitare il blocco delle importazioni annunciato dalla Alcohol & Tobacco Tax & Trade Bureau americana. Il 19 agosto Zaia scrive alla Procura della Repubblica di Montepulciano, informando anche il Dipartimento del Tesoro Americano e l’Ambasciata statunitense in Italia, per “conoscere ogni informazione divulgabile, da poter trasmettere alle autorità americane che ne hanno fatto richiesta e, precisamente, agli uffici dell’Alcohol & Tobacco Tax & Trade del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti”. Il 29 ottobre Zaia annuncia che il blocco delle esportazioni in USA è scongiurato e che è stato chiesto alle autorità americane di fornire ai produttori italiani indicazioni uniformi sul modello di etichettatura da presentare per l’esportazione.

Il 2 ottobre il Programma quinquennale di sostegno per la Ocm Vino, predisposto in attuazione del Reg. n. 479/08 del 6 giugno 2008 e del regolamento applicativo della Commissione n. 555/2008, viene approvato senza ricevere, da parte della Commissione Europea, alcuna osservazione nel merito. Il Piano, predisposto dall’Ufficio della competente Direzione generale per l’attuazione delle politiche comunitarie e internazionali e inviato alla Commissione UE entro il prescritto termine del 30 giugno 2008, è da considerarsi operativo. L’Italia è stato uno dei pochi Paesi, grandi produttori di vino, ad aver presentato il Programma completo entro i termini prescritti e a non aver ricevuto osservazioni entro i tre mesi riservati alla Commissione UE per formulare le stesse. Il piano prevede, per il 2009, uno stanziamento di 238.223.000 euro; per il 2010 risorse pari a 298.263.000 euro. Di 294.135.000 euro è, invece, lo stanziamento per il 2011; di 341.174.000 quello per il 2012; di 336.736.000 per il 2013 e di 336.997.000 per il 2014. Le risorse saranno destinate a finanziare le principali misure contenute nel programma, che prevede:

a) nel primo anno di applicazione, considerate anche la ristrettezza dei tempi e la limitata dotazione finanziaria, sono state privilegiate le misure già consolidate o comunque di facile applicazione:

- ristrutturazione e riconversione dei vigneti

- distillazione dei sottoprodotti

- aiuto ai mosti

- aiuto ai produttori per la distillazione

b) per la promozione è stata prevista, per il primo anno, una dotazione molto limitata, pari a sette milioni di Euro, di cui 4,9 milioni saranno attribuiti alle Regioni e la restante parte a livello centrale.

Per l’applicazione delle misure contenute nel piano sono stati adottati i seguenti provvedimenti: decreto ministeriale 8 agosto 2008 relativo alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti, decreto ministeriale 8 agosto 2008 relativo al’arricchimento; decreto ministeriale 27 novembre 2008 relativo alla distillazione dei sottoprodotti della vinificazione. E’ in corso di adozione il decreto che consentirà la concessione degli aiuti per il vino distillato per la produzione di alcool per usi commestibili.

Il 4 agosto il Ministero autorizza il confezionamento in contenitori alternativi al vetro per alcuni vini Doc. Da questa possibilità restano esclusi i vini Doc designabili con l’indicazione della sottozona, della menzione “riserva”, “superiore”, “vigna” e delle altre menzioni tradizionali. L’uso dei citati contenitori è vietato per tutti i vini Docg. Lo stesso decreto prevede una procedura semplificata per la modifica dei disciplinari in modo da permettere ai produttori interessati di usufruire, in tempi brevi, di questa nuova opportunità.

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