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MADE IN ITALY: LA STAMPA ESTERA ELOGIA I PRODOTTI BIOLOGICI ITALIANI. A VINITALY (VERONA, 2/6 MARZO), ARRIVA IL PROGETTO “I VINI BIODINAMICI”, CON ESPERYA.COM

“Il mercato degli alimenti biologici sta cambiando, non è più ristretto ad una nicchia, ma va espandendosi a ritmo elevato”, scrive “Le Monde”. E in Italia, la distribuzione on line e i prodotti bio fanno da traino all’intero settore dell’export agroalimentare.
L’e-commerce, che offre prodotti bio, nell’ultimo anno, ha registrato un incremento di siti pari al 39%: dai 79 del 2006 si è infatti passati ai 110 del 2008. L’e-commerce si conferma una delle formule di vendita preferite, utilizzato in prevalenza al Sud e nelle Isole (38%), al Nord (36%) e, infine, al Centro (26%). Le regioni più attive sono la Puglia, la Sicilia e l’Emilia-Romagna.
A rivelarlo uno studio di www.esperya.com, la bottega enogastronomica on line con ampio assortimento di cibi e bevande di alta qualità, che ha monitorato le abitudini di 5.000 internauti e le principale testate di stampa estera nel 2008.
Inoltre, secondo uno studio di Biocoop, prima rete bio in Francia, il mercato del Bio è aumentato del 10% nel 2008, prima nazione europea è l’Italia con il 20% della superficie agricola europea coltivata biologicamente, pari a 1.067.101,66 ettari di terreno. Seguono l’Austria (16%) e la Spagna con il 13,5% (“Les Echos”). Se si considera, inoltre, il rapporto tra terreni coltivati e agricoltura bio, l’Italia conferma la sua leadership con un ottimo 9% nettamente superiore alla media europea che si attesta al 3-4%, come afferma la rivista francese “Rue89”.
Il mercato biologico nostrano, nonostante la congiuntura economica negativa, è cresciuto ulteriormente nel 2008 del 10,2%, fatturando 1,87 miliardi di euro nell’ultimo anno come riporta la rivista tedesca “Bio-markt”. Un esempio dello strapotere biologico italiano è il sud Tirolo che, con una produzione di 43.000 tonnellate di mele, detiene il 40% dell’intero mercato europeo (Greenplanet).
Nel settore vinicolo il gap dei competitor europei è ancora più ampio. L’Italia conserva la posizione di leader assoluto con oltre 30.000 ettari di vigneti bio, seguita da Francia e Spagna (entrambe con 15.000 ettari bio) e dalla Germania (2.000 ettari). Tra i prodotti bio più richiesti, anche all’estero, è boom per i vini prodotti secondo i criteri dell’agricoltura biodinamica, origine di tutte le forme di agricoltura organica e biologica.
Eccellenze tradizionali e nuove tendenze del made in Italy agroalimentare si confermano le colonne portanti della nostra economia. Il progetto de “I vini biodinamici” che sarà presentato a Vinitaly 2009 (2/6 aprile 2009, Verona), con Esperya.com, da sempre alla ricerca della più alta qualità, che sposerà la causa offrendo un canale di vendita esclusivo a tre aziende che producono questo particolare prodotto: Fattoria Castellina, Casa Wallace, Vigneto San Vito.
“I vini biodinamici” non è un marchio commerciale, ma il riconoscimento dell’efficacia di un metodo di lavoro codificato e affinato negli anni (il Metodo Biodinamico Moderno) e dei risultati di assoluta eccellenza che la sua applicazione in vigna e in cantina permette di ottenere, sotto la supervisione di Leonello Anello, agronomo toscano e consulente vitivinicolo biodinamico.
Il progetto “I vini biodinamici” a Vinitaly sarà accompagnato da un programma di degustazioni di eccellenza, che accosteranno ai vini prodotti secondo il Metodo Biodinamico Moderno la qualità dei formaggi, presentati dal guru del settore Alberto Marcomini, e le specialità del creativo di delizie per il palato Paolo Parisi, con le sue famose uova e i salumi.

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