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VINITALY 2009 - “BUONITALIA PUÒ ESSERE L’AGENZIA PER LA PROMOZIONE DEI VINI ITALIANI, PURCHÉ NON SI AFFATICHI CON INUTILE BUROCRAZIA”. COSÌ ADOLFO URSO SOTTOSEGRETARIO ALLO SVILUPPO ECONOMICO: “TERRA ULTIMO INVESTIMENTO SICURO IN FASE DI CRISI”

“Buonitalia può essere l’agenzia per la promozione all’estero dei vini italiani, purché non affatichi il suo operato con un inutile burocratizzazione”. E’ questo quanto ha affermato Adolfo Urso intervenendo a Vinitaly nel convegno “Il vino italiano verso il mercato globale. I nuovi strumenti della promozione”, organizzato da Confagricoltura. Il sottosegretario ha aggiunto anche che: “Buonitalia può gestire i circa 200 milioni destinati alla promozione del vino italiano all’estero, servendosi però delle strutture già esistenti come l’Ice (Istituto per il Commercio Estero) e non deve costituire nuove succursali, per non aumentare ulteriormente la già frammentaria promozione dell’agroalimentare italiano”.
Urso ha sottolineato anche che in un momento particolarmente delicato per l’economia italiana “comunque meno colpita di quella degli stessi altri Paesi europei”, perché capace di fondare la propria struttura portante sulla “produzione vera e non su quella fittizia delle borse“, l’Italia trova un ulteriore elemento di forza nell’aver “mantenuto viva la produzione agricola, che resta decisamente un comparto sano e che rappresenta l’ultimo investimento sicuro in una fase di crisi globale come quello che stiamo attraversando”.

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