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VINITALY 2009 - ECCO I PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DEL SETTORE VITIVINICOLO ITALIANO. RICERCA VINITALY-INFORMATORE AGRARIO: LA MINACCIA DELLA POLITICA CONTRO GLI ABUSI DI ALCOL E LA CONTRAZIONE DEL CONSUMO QUOTIDIANO

I punti di forza del comparto vitivinicolo italiano? Offerta di prodotti ricca, articolata e con caratteristiche di unicità e forte caratterizzazione territoriale e da capacità imprenditoriali diffuse tra le imprese. Punti di debolezza? Dal lato dell’offerta: l’offerta complessiva dei vini italiani rivela una complessità non governata in modo opportuno, che spesso disorienta gli interlocutori e non consente di impostare strategie di comunicazione chiare ed efficaci verso i canali di distribuzione e i consumatori, con il risultato che le peculiarità dell’offerta italiana non sono tutte pienamente valorizzate; le politiche di comunicazione dei vini “popular premium” sui mercati internazionali non sono sufficientemente efficaci, lasciando questi prodotti molto esposti alla concorrenza di presso. Dal lato delle opportunità, il mercato interno resta di notevole rilevanza, per volumi e valori, e concorrenza delle importazioni ancora non significativa. I mercati esteri, crisi a parte, promettono ancora spazi di crescita per sviluppo dei consumi nei mercati tradizionali e i quelli emergenti, con una crescita più pronunciata per i “popular premium” e i “basic”. Ecco, in sintesi, i punti di forza e punti di debolezza del mondo del vino italiano, emersi a Vinitaly, e realizzati da “L’Informatore Agrario”, che ha presentato una ricerca, con il contributo del Dipartimento di economia e politica agraria dell’Università di Napoli “Federico II”.

Dalla ricerca, che ha analizzato le 50 aziende vitivinicole, sono venute fuori anche le minacce che attendono il Bel Paese: a minacciare il mondo del vino italiano la politica contro gli abusi di alcol e la contrazione del consumo quotidiano; all’estero, invece, una concorrenza sempre molto agguerrita di dimensione multinazionale e l’egemonia nella critica e nella comunicazione internazionale dei media anglosassoni, storicamente poco inclini a sostenere i vini italiani.

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