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IL NUOVO PRESIDENTE DI VERONAFIERE ETTORE RIELLO: “GRANDE ATTENZIONE AL SETTORE AGRO-ALIMENTARE, PILASTRO DEL MADE IN ITALY, DI VERONAFIERE, DA SEMPRE PROTAGONISTA SIA IN ITALIA CHE ALL’ESTERO”

Italia
Ettore Riello, presidente, e Giovanni Mantovani, direttore generale

“Il settore agro alimentare è una della “quattro a” insieme all’arredo-casa, all’automazione-meccanica, all’abbigliamento-moda, che formano i pilastri del manifatturiero made in Italy”. Tra i 156 distretti produttivi formati dalle Pmi, 42 si trovano nel Nord-Est, tra cui nel Veneto che ha in Verona un’area particolarmente vocata nel settore alimentare e dei vini”. Così il nuovo presidente di Veronafiere, Ettore Riello.

“Veronafiere detiene il 40% dell’offerta fieristica nazionale del settore agro-alimentare - spiega ancora Riello - suddivisa nelle rassegne Fieragricola, dedicata ai fattori delle produzione per l’azienda agricola, Enolitech, Eurocarne, Acquacoltura, Siab, nelle tecnologie di lavorazione e trasformazione dei prodotti olio, vino, carni, ittici e da forno, e Sol, Agrifood, Vinitaly, per la promozione commerciale del prodotto finito: olio, alimentari, vini e distillati. Rassegne che insieme contano 500.000 visitatori professionali da 175 nazioni e 7.000 aziende espositrici da tutto il mondo”.

“Una forte connotazione internazionale - sottolinea il presidente di Veronafiere - che Veronafiere esprime anche attraverso un sistema integrato di promozione all’estero della cultura del made in Italy, sia per il prodotto finito con la piattaforma di Vinitaly, dal 1998 in Cina ed a seguire in Russia, Stati Uniti d’America, Giappone, India, Singapore e Corea, sia per i mezzi di produzione e le tecnologie con Fieragricola nell’Est Europa e Siab in Brasile e Argentina. A questo proposito, le partnership con le principali istituzioni, nazionali e regionali, vanno ulteriormente rinsaldate con particolare riguardo al Ministero delle Politiche Agricole, al Ministero dello Sviluppo Economico, Ice, Buonitalia Spa e alle organizzazioni di categoria, per ottimizzare le risorse e creare una regia condivisa nella promozione commerciale estera delle nostre straordinarie tecnologie e delle eccellenze alimentari. Vinitaly 2009 è stato un successo: un risultato per nulla scontato, data la crisi economica in atto a livello globale, che ha visto la presenza in fiera di oltre 4.200 aziende, 150.000 visitatori (dei quali 45.000 operatori esteri da 110 Paesi)”.
“Con il vino, io che sono un amante del mangiare tipico, vedo - ha chiuso Riello - la possibilità di una straordinaria valorizzazione delle cucine regionali italiane: un patrimonio di cultura alimentare di portata mondiale che va riscoperto, tutelato e rilanciato con ogni mezzo, in Italia e all’estero”.

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